Temperatura e umidità ideali per i neonati: come rendere la nostra casa a misura di bebè!
Moltissime persone non prestano particolare attenzione alla temperatura e al livello di umidità della casa in cui vivono finché in famiglia non arriva un bambino: nei primi mesi di vita di un piccolino, infatti, il grado di umidità e la temperatura di un’abitazione può incidere fortemente sul suo umore, sul sonno e anche sulla salute.
La termoregolazione è quella funzione fisiologica che ci permette di mantenere un equilibrio tra la produzione e la perdita di calore in modo tale che la temperatura corporea si stabilizzi in un intervallo di temperatura “normale” (tra i 36,5 º C e i 37,5 º C); la termoregolazione di un neonato, però, è diversa da quella di un adulto:
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I neonati e i bambini nei primi mesi di vita sono molto più sensibili ai cambi di temperatura poiché la loro termoregolazione è ancora immatura; improvvisi sbalzi di temperatura o un ambiente troppo freddo o troppo caldo potrebbero quindi condizionare il loro benessere all’interno delle mure domestiche.
Qual è la temperatura ideale in casa per i neonati?
La temperatura dovrebbe essere tra i 20 e i 24 gradi di giorno e tra i 18 e i 20 gradi di notte (se non in tutta la casa, almeno nella stanza dove dormono): quindi se utilizziamo il riscaldamento ricordiamoci di spegnerlo prima di sera, in modo tale che la casa possa rinfrescarsi.
Per rinfrescare la casa durante l’autunno e l’inverno possiamo anche aprire le finestre, un’azione che dovremmo comunque fare tutti i giorni per favorire il ricambio dell’aria; nel caso di giornate molto fredde (se c’è quindi una differenza notevole tra l’aria all’interno della casa e quella che arriva da fuori), apriamo la finestre delle stanze dove non siamo fisicamente presenti e chiudiamole prima di entrarci.
D’estate, invece, possiamo far abbassare la temperatura di casa nostra utilizzando l’aria condizionata: l’importante è che il getto di aria fredda (che non dev’essere gelida) non arrivi direttamente addosso né a noi né al bambino (va infatti puntato verso l’alto) e, molto importante, che i filtri dell’aria vengano puliti con frequenza.
Se non abbiamo l’aria condizionata possiamo utilizzare il ventilatore che non abbassa la temperatura ma favorisce il ricircolo d’aria dandoci un po’ di sollievo dalla calura estiva; sono molto utili i ventilatori da soffitto che muovono l’aria senza provocarne un getto a cui si rischia di essere esposti direttamente.
Qual è il livello di umidità ideale in casa per i neonati?
Il livello di umidità ideale per un neonato è circa del 30%-50%: ma se per la temperatura possiamo affidarci alla rilevazione del termostato, come fare a sapere che umidità c’è a casa nostra?
In vendita ci sono moltissimi termometri in grado di riconoscere sia la temperatura di un ambiente sia la sua umidità; cosa possiamo fare però se la nostra casa – o la stanza del bimbo – è troppo umida o troppo secca?
Cosa fare se l’aria della nostra casa è troppo secca per un neonato?
Un ambiente troppo secco rischia di irritare le mucose (naso e gola) e la pelle del bimbo, con la possibilità – nei casi più gravi – di provocare anche asma e tosse: l’ambiente si secca per l’uso prolungato di aria condizionata o riscaldamento, ed è quindi molto importante mantenere il giusto livello di umidità sia d’estate che d’inverno.
Per farlo ci sono gli umidificatori, apparati che – una volta riempiti d’acqua – producono vapore acqueo per regolare il livello di umidità di una stanza.
Grazie all’umidificatore il bambino riposerà meglio, respirerà più facilmente e correrà meno rischi di presentare i problemi alla pelle legati a un ambiente secco; moltissimi umidificatori sono dotati di un timer, così possiamo decidere se vogliamo che resti in funzione tutta la notte, o solo per un determinato lasso di tempo.
Cosa fare se l’aria della nostra casa è troppo umida per un neonato?
Cosa succede se, invece, l’ambiente in casa è troppo umido? In questi casi vengono in nostro soccorso i deumidificatori, dispositivi che “asciugano” l’ambiente raccogliendo l’acqua in eccesso in una tanica interna.
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La nostra scelta deve ricadere sul deumidificatore adatto al tipo di ambiente che vogliamo deumidificare (una stanza molto piccola? Una sala grande?) e al livello di umidità presente in casa nostra.
Moltissimi apparati di aria condizionata hanno la funzione di sola deumidificazione: togliendo umidità alla stanza la temperatura scende, senza bisogno di far andare il getto di aria fredda.
Come vestire il bambino in modo tale che non abbia caldo o freddo?
Per la termoregolazione dei bimbi la temperatura e l’umidità dell’ambiente in cui si trovano giocano un ruolo fondamentale, ma anche i vestiti che indossano contribuiscono al loro benessere (o malessere, se li vestiamo troppo o troppo poco).
Se vestiamo i bambini in eccesso possiamo provocare uno scompenso tra la temperatura ambientale e quella corporea: scegliamo quindi capi di cotone o di materiale traspirante, e possiamo capire se il bimbo ha troppo caldo quando lo vediamo sudare – anche senza che abbia fatto movimento – o se ha il visino rosso (in quel caso togliamo uno strato di vestiti).
Come sapere se invece ha freddo? La prima cosa che verrebbe da fare è toccare le mani o i piedini dei bimbi che, però, tendono a raffreddarsi anche se il piccolo non avverte freddo; altre zone più “affidabili” che possono dirci se è il caso di vestire il nostro bambino in maniera più pesante sono il collo, l’addome e la nuca: se dovessero risultare freddi, probabilmente il nostro bimbo sta avvertendo freddo.
Se i piedini sono freschi e rosei – e la temperatura dell’ambiente non è fredda – può non essere necessario fargli indossare i calzini; vanno messi, invece, se oltre a essere freddi i piedi appaiono bianchi e non rosei; invece delle calze di lana (che possono provocare prurito) è meglio utilizzare calze di cotone pesante (magari due paia) o mettere a contatto con la pelle una calzina in cotone e sopra utilizzare quella di lana.
Quando i bambini non parlano e sono molto piccoli può essere difficile capire se hanno caldo o freddo: cerchiamo di farci guidare dal nostro istinto e dal loro comportamento (se piangono, sudano, sono irrequieti potrebbero essere infastiditi da una temperatura troppo bassa o troppo alta).
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