Posso dare la camomilla al neonato? Come, perché e quando dare la camomilla ai bambini
La camomilla: nell’immaginario comune è una bevanda adatta a calmare i bimbi più irrequieti soprattutto la sera, quando è ora di dormire.
Non è raro infatti vedere bimbi, anche molto piccoli, non riuscire ad addormentarsi senza il biberon di camomilla, ormai diventato parte della routine della buonanotte.
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Ma è davvero salutare dare la camomilla ai neonati? Da che età? Serve a calmarli? Vediamolo insieme.
Cos’è la camomilla?
La camomilla è una pianta che produce fiori utilizzati poi per infusi o per scopi cosmetici.
Quali sono le proprietà della camomilla?
Scientificamente è stato dimostrato che la camomilla NON ha proprietà sedative o soporifere.
Questa però pianta ha proprietà antinfiammatorie, digestive e antispasmo, è utile quindi nei casi di gastrite, gas e disturbi digestivi.
Perché si pensa che la camomilla abbia proprietà calmanti?
Probabilmente perché essendo capace di calmare il mal di stomaco e i gas in eccesso, le persone tendono a rilassarsi e dormire meglio quando questi disturbi si placano.
Nei bambini, poi, il rito della camomilla può diventare esso stesso un gesto che calma e rassicura ma perché ripetuto notte dopo notte (funzionerebbe lo stesso se nel biberon ci fosse l’acqua).
Quando si può dare la camomilla ai neonati?
Ai neonati, intesi come bambini da 0 a 6 mesi, non si può dare la camomilla.
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Non si può dare la camomilla né nessun’altra bevanda che non sia il latte materno o il latte in polvere (a seconda dell’allattamento scelto).
Nel nostro precedente approfondimento “Posso dare acqua a un neonato? Ecco perché non bisognerebbe mai dare acqua ai bimbi con meno di 6 mesi” abbiamo spiegato perché non bisogna dare acqua ai bimbi nel periodo in cui devono alimentarsi esclusivamente di latte artificiale o materno (non conta l’acqua usata per preparare il latte in polvere).
Questa regola si applica a tutte le bevande diverse dal latte materno o in polvere che non devono quindi essere somministrate prima dei sei mesi.
Dopo i sei mesi possiamo cominciare poco a poco a introdurre la camomilla nella dieta dei bambini piccoli, se lo vogliamo (tenendo a mente che non ha alcun effetto sedativo, ma può essere utile nel caso di mal di pancia e mal di stomaco).
Che tipo di camomilla dare ai neonati?
In commercio esistono camomille solubili per bambini (polveri in bustina da sciogliere nell’acqua): è meglio evitare di utilizzarle poiché contengono molti zuccheri dannosi per la salute del bambino e per i denti che possono cariarsi anche in tenera età.
Se vogliamo dare la camomilla al nostro bambino quindi meglio utilizzare una camomilla in bustina (o i fiori essiccati da mettere in un infusore), meglio se comprata in un negozio di erboristeria per accertarsi della bontà del prodotto (che sia naturale e non contenga zuccheri o additivi).
Nei bambini allattati al seno (e che quindi non usano il biberon) meglio usare una tazza con beccuccio invece del tradizionale biberon che potrebbe interferire con l’allattamento al seno.
Molto importante non aggiungere né miele, né zucchero né dolcificanti alla camomilla per i bambini! Se non la gradiscono al naturale, evitiamo di dargliela direttamente.
Quanta camomilla dare ai neonati?
Non bisogna esagerare, ai bambini piccoli non fa bene bere grandi quantità di camomilla ogni giorno; un’indicazione può essere circa 30-40 ml poche volte nell’arco della giornata.
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