Perché i bambini piccoli sbavano? Salivazione eccessiva o scialorrea, ecco di cosa si tratta
Durante i primi mesi di vita di un bimbo bisogna sempre avere un cambio di vestiti a disposizione: i piccolini si sporcano con molta facilità!
Un pannolino troppo grande (o troppo pieno!) può causare delle fuoriuscite, poi ci sono i rigurgiti e, come ben sanno tutti i genitori, anche la saliva ci obbliga a tenere a portata di mano magliette, body e bavaglini di ricambio.
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Osservando un bimbo nelle prime settimane e nei primi mesi di vita, infatti, la domanda sorge spontanea: perché sbava in continuazione?
Se vi è mai capitato di parlarne con parenti, amici e conoscenti di sicuro vi sarete sentiti dire da più di uno: “è perché sta mettendo i denti!”.
Ma allora perché i bimbi cominciano a sbavare già verso le 8/12 settimane di vita mentre – nella maggior parte dei casi – i denti non cominceranno a spuntare prima del sesto mese, se non più tardi?
La dentizione non è l’unico fattore che incide sulla produzione di saliva dei bimbi: le ghiandole salivari dei piccolini, già poche settimane dopo la nascita, iniziano a produrre una quantità di saliva troppo abbondante per essere completamente deglutita dal neonato.
Per questo motivo, quindi, la saliva in eccesso (quella che il piccolo non riesce ad inghiottire, anche perché non è ancora molto pratico nel controllare i meccanismi di deglutizione) viene espulsa dalla bocca durante tutto l’arco della giornata quando il bimbo è sveglio.
Nei lattanti, inoltre, le ghiandole salivari lavorano a pieno ritmo anche per prepararsi a un momento importante: quello dell’introduzione dei cibi solidi nella dieta!
La saliva, infatti, svolge anche nei più piccoli molteplici funzioni fondamentali per la salute del cavo orale e per una corretta digestione dei cibi, ad esempio:
- pulisce la bocca
- regola il pH orale
- ostacola la proliferazione dei batteri nel cavo orale
- aiuta la formazione del bolo alimentare
- è essenziale nella digestione degli amidi
Infine, una maggiore produzione di saliva può manifestarsi anche in corrispondenza dell’eruzione dei denti: tuttavia, i bambini sbavano circa dalle 8/12 settimane ai 15 mesi di vita, quindi prima e dopo l’inizio e la fine della dentizione.
Si tratta pertanto di un fenomeno del tutto normale che non richiede nessun tipo di intervento da parte nostra per arginare la produzione di saliva: in ogni caso, può essere necessario prendere qualche accorgimento.
Sbavando i bambini riversano la saliva in eccesso sul mento e sul collo: per questo motivo queste zone sono costantemente umide o bagnate, e ciò potrebbe causare irritazioni e rossori nelle aree interessate.
L’ideale sarebbe asciugare di continuo la saliva in eccesso dal mento ed eventualmente dal collo del bimbo (facendo molta attenzione alle pieghe della pelle) con una pezzuola di cotone o con un bavaglino.
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Per evitare arrossamenti è meglio tamponare piuttosto che strofinare, ed utilizzare sempre del tessuto asciutto (ciò che stiamo usando per eliminare la saliva in eccesso va quindi cambiato quando risulta troppo umido).
In queste situazioni i bavaglini risultano provvidenziali, non solo per pulire la saliva in eccesso dal mento del bimbo ma anche per evitare che il “gocciolio” continuo finisca per bagnare completamente la maglietta del piccolo che si ritroverebbe quindi con la stoffa bagnata a contatto con la pelle (da evitare soprattutto nella stagione fredda).
Ovviamente dobbiamo avere a disposizione diversi bavaglini per poterli cambiare quando si inzuppano: se la bavaglia non è sporca (quindi se è solo bagnata di saliva e non di rigurgiti, pappa, etc.), possiamo anche farla asciugare all’aria aperta o su un calorifero acceso, in modo tale da poterla riutilizzare rapidamente, senza necessità di lavarla.
Per evitare che la pelle del mento e del collo maceri a causa del continuo contatto con la saliva possiamo anche applicare sulla zona uno strato di crema protettiva specifica che rigeneri la cute infiammata e, allo stesso tempo, agisca come una barriera contro l’umidità.
Abbiamo visto quindi che una salivazione abbondante è perfettamente normale nei bimbi dai 2 ai 15 mesi circa: ci sono anche delle situazioni in cui un’eccessiva produzione di saliva può essere il sintomo di una condizione clinica, ad esempio:
- affezioni del cavo orale
- infezioni delle vie respiratorie
- rabbia
- tetano
- encefalite
- nausea e vomito
- reflusso grastroesofageo
- avvelenamento
- macroglossia (crescita anormale del volume della lingua)
- deficit neurologico cronico
- sistema nervoso centrale compromesso
In questi casi, però, di solito l’ipersalivazione (che può prendere anche il nome di scialorrea o ptialismo) è solo uno di tutta una serie di sintomi che renderanno possibile la diagnosi dell’eventuale patologia da parte del pediatra.
Come al solito, il consiglio è quello di recarsi dal medico nel caso la salivazione eccessiva sia accompagnata da altri sintomi che possono far suonare un campanello di allarme: in caso contrario si tratta di un fenomeno tipico della primissima infanzia che può risultare forse fastidioso, ma è di certo innocuo.
Anzi, siamo certi che più di un genitore penserà con nostalgia ai bavaglini stesi al sole ad asciugare, simbolo di una delle tante, tantissime tappe della vita dei nostri piccoli!
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