L’importanza del ruolo dell’ostetrica prima, durante e dopo il parto: intervistiamo Barbara Colombo, ostetrica di professione!
In Italia, quando una donna scopre di essere incinta, nella maggior parte dei casi si reca dal suo ginecologo di fiducia che la seguirà per tutta la durata della gravidanza con visite a cadenza mensile (o più frequenti se il medico lo ritiene necessario).
Eppure in tantissimi altri Paesi d’Europa e del mondo – se la gravidanza non ha complicazioni – una gestante vede il ginecologo solo per le tre ecografie di routine: a prendersi cura di lei per tutta la durata della gravidanza c’è, infatti, l’ostetrica.
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In passato le ostetriche venivano chiamate “levatrici” ed erano donne che aiutavano le partorienti a mettere al mondo i loro bimbi: spesso non avevano nessuna qualifica “ufficiale” ma apprendevano il mestiere generazione dopo generazione.
Oggi non solo l’ostetrica è una figura professionale riconosciuta con un percorso di studi dedicato, ma le sue funzioni vanno molto oltre l’accompagnamento durante il parto: un’ostetrica è importantissima durante tutta la durata della gravidanza e nel periodo dopo la nascita del piccolo.
Per saperne di più riguardo a questa professione così antica e stupefacente abbiamo intervistato Barbara Colombo, ostetrica presso il Centro Diagnostico Italiano a Milano e presso il Centro il Melograno di Vimercate (MB).
Ecco cosa ci ha raccontato!
1. Ciao Barbara, puoi presentarti per i nostri lettori?
Ciao a tutti! Mi chiamo Barbara Colombo e dal 2009 sono un’ostetrica libera professionista.
Dopo il tirocinio ho scelto di non lavorare in ospedale: mi sono resa conto infatti di quanto fosse importante la figura dell’ostetrica sul territorio, in maniera più accessibile (in termini di luoghi, tempi e orari) per mamme e famiglie.
Collaboro dal 2013 con il Centro Diagnostico Italiano a Milano nell’ambito della prevenzione femminile e dal 2017 sono l’ostetrica del Centro il Melograno di Vimercate, dove mi occupo delle coppie e delle mamme dalla gravidanza al dopo parto.
Gestisco il corso di accompagnamento alla nascita e numerosi incontri tematici sul travaglio e sul post parto; gestisco anche l’ambulatorio ostetrico dove le mamme possono rivolgermi le loro domande durante il periodo della gravidanza, nel puerperio e in menopausa.
2. Che cosa fa esattamente un’ostetrica? Qual è la sua qualifica medica?
L’ostetrica non è solo “quella che fa nascere i bambini”; noi ostetriche abbiamo una laurea triennale sanitaria interamente dedicata, non siamo quindi medici né infermieri: siamo, appunto, ostetriche.
Ci occupiamo di tutto ciò che riguarda il benessere della donna dal concepimento alla menopausa: tra le nostre competenze quindi c’è anche la prevenzione, il supporto e il trattamento di alcune situazioni particolari.
3. Se durante una gravidanza non ci sono complicazioni una donna può affidarsi solo all’ostetrica (tranne per le ecografie)?
Sì, assolutamente: anzi, tutti gli studi scientifici internazionali (tra cui troviamo quelli della OMS e della St. Luke’s International University in Giappone) e nazionali (come quello del Dipartimento di Scienze biomediche e cliniche dell’Università degli Studi di Milano ma ne parlano anche le linee guida della gravidanza fisiologica del Ministero della Salute, a pagina 43) sottolineano come la gravidanza a basso rischio (senza complicanze) possa essere seguita in autonomia dall’ostetrica.
Inoltre gli stessi studi dimostrano che affidarsi a un’ostetrica porta a esiti migliori in termini sia di soddisfazione sia di salute della mamma e del bambino.
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Certo non possiamo fare le ecografie (o meglio, non possiamo fare le tre ecografie diagnostiche – datazione, morfologica, accrescimento), ma siamo autorizzate a eseguire le ecografie office di 1° livello per controllare il benessere fetale e il liquido amniotico.
4. Come può l’ostetrica rendersi conto se qualcosa non va durante la gravidanza e quindi indirizzare una donna dal ginecologo?
Durante il nostro percorso di studi non assistiamo solo a gravidanze fisiologiche, una grossa parte teorica e pratica è dedicata anche alle gravidanze patologiche e a saper riconoscere i segnali che qualcosa non sta andando bene, banalmente anche solo partendo dalla lettura degli esami del sangue mensili.
5. Qual è il ruolo dell’ostetrica in sala parto?
L’ostetrica è la “regina” della sala parto, se così possiamo dire. Tutti i parti spontanei senza complicazioni, a prescindere dal fatto che sia o meno una gravidanza fisiologica, vengono assistiti in autonomia dall’ostetrica. Il ginecologo viene chiamato solo qualora anche durante il parto si verifichi qualcosa che esula dalla fisiologia.
6. Perché le visite dell’ostetrica sono importanti prima del parto?
Lo scopo delle visite ostetriche in gravidanza è fornire un supporto più pratico e diretto rispetto a quello del ginecologo. L’ostetrica cura anche aspetti di preparazione fisica e psicologica al parto ed è quindi in grado di fornire la risposta a tutte le domande che possono insorgere durante la gravidanza, anche quelle che le mamme reputano banali (ma nessuna domanda lo è, è importante che le mamme e i papà chiedano tutto quello che li preoccupa o che sentono di voler sapere!).
7. Come può essere d’aiuto l’ostetrica dopo il parto?
Avere un’ostetrica che possa aiutare la mamma (anzi direi la famiglia) dopo il parto può davvero fare la differenza.
Fino al momento del parto le donne sono super seguite da ginecologi e medici, ma dopo il parto non c’è più nessuno e troppo spesso vengono lasciate a loro stesse in un momento molto delicato ricco di cambiamenti vitali che possono a volte scombussolare gli equilibri di tutti.
Le ostetriche in questo caso si occupano sia della gestione dell’allattamento (al seno o artificiale senza distinzione) sia del benessere psicofisico della mamma: possono anche dare una mano alle famiglie nella gestione del bambino nelle prime settimane di vita, spesso le più delicate per il nuovo assetto familiare.
8. L’ostetrica può aiutare la madre anche nei mesi successivi alla nascita in questioni come allattamento, svezzamento, sonno, spannolinamento, etc.?
Sicuramente il supporto ostetrico non termina con i primi giorni dopo il parto: l’allattamento, ad esempio, può essere seguito fino al suo termine naturale dello svezzamento, con particolare attenzione alla crescita e collaborando con il pediatra di riferimento per la mamma.
Un’ostetrica può aiutare la gestione del sonno del bambino mentre, per lo spannolinamento, è sicuramente qualcosa che conosciamo ma i bambini sono ormai troppo grandi per rientrare completamente nel nostro ambito di competenza; possiamo comunque dare consigli a riguardo!
Possiamo invece continuare ad essere al fianco delle donne nella prevenzione ginecologica, quindi eseguendo pap-test e tamponi; abbiamo un ruolo attivo negli ambulatori e nei corsi dedicati al pavimento pelvico per la prevenzione e il trattamento delle problematiche di incontinenza, dei prolassi e del dolore pelvico.
9. In Italia ci sono ostetriche a cui ci si può rivolgere attraverso il SSN o sono tutte professioniste private?
In Italia la situazione è differente rispetto al resto d’Europa. Le ostetriche del SSN possono essere trovate nei consultori pubblici dove tengono ambulatori e corsi a seconda di ciò che la struttura organizza. Non hanno effettivamente molto margine di manovra.
La restante parte delle ostetriche sono invece professioniste private. Diciamo che non esiste in Italia, anche se alcune regioni si stanno muovendo in tal senso con ambulatori della gravidanza fisiologica seguiti da un’ostetrica o visite programmate post parto, un vero e proprio piano di assistenza ostetrica su tutto il territorio come esiste ad esempio in Francia o in Spagna. Ci stiamo lavorando, speriamo che arrivino presto novità e miglioramenti su questo fronte.
10. L’ostetrica fa anche visite a domicilio?
Assolutamente sì, tutte le attività svolte negli ambulatori possono essere eseguite anche a domicilio se la mamma si trova lontana o se preferisce non spostarsi da casa.
11. C’è qualcosa che non ti abbiamo chiesto e che vorresti dire riguardo al ruolo dell’ostetrica e a ciò che può fare per le mamme e i bambini?
Direi che vi ho raccontato quasi tutto, vorrei però sottolineare ancora una volta come il ruolo dell’ostetrica non si limiti alla sala parto e, anzi, punti a creare un rapporto di fiducia e di alleanza con le donne che dura per tantissimi anni, fino alla menopausa.
Le nostre nonne ricordano ancora il nome della loro levatrice, proprio perché si instaurava questo rapporto unico in un momento così delicato.
È una relazione di profondo rispetto e, secondo me, il mio lavoro è uno dei più belli al mondo: mi dà la possibilità di creare legami che durano anche decenni e di essere con le persone in momenti magici e/o delicatissimi della loro vita come la nascita e la menopausa.
Grazie Barbara per questa bellissima intervista!
Spesso sentiamo dire che alla fine di una gravidanza non solo nasce un bambino, ma nascono anche due genitori: niente di più vero!
Il loro istinto li guiderà e sapranno accudire al meglio il loro piccolo ma è perfettamente normale che – soprattutto all’inizio – le domande, i dubbi e le paure siano tante: l’ostetrica può dare un supporto psicologico importante in questa prima fase così delicata.
Abbiamo parlato in passato della depressione post parto (sia delle mamme che dei papà) e di come sia importante in questa fase parlare con qualcuno che possa essere di sostegno: anche qui l’ostetrica ha un ruolo fondamentale.
Altrettanto importante è il suo supporto nell’allattamento al seno (a volte difficile e troppo spesso interrotto a causa di una mancanza di aiuto da parte del personale sanitario) e nel recupero della tonicità del pavimento pelvico dopo la gravidanza attraverso semplici esercizi da eseguire a casa.
Per tutte queste (e anche altre) ragioni la presenza di un’ostetrica durante la gravidanza e dopo il parto può fare davvero la differenza!
Se volete conoscere meglio Barbara o mettervi in contatto direttamente con lei potete visitare la sua pagina web Ostetrica a domicilio oppure la sua pagina Facebook; chi abitasse nei dintorni di Vimercate (MB), può trovare Barbara anche presso il Centro il Melograno.
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