Le fontanelle nel neonato: quante sono, quando si chiudono e tutto ciò che c’è da sapere
Quando una mamma e un papà prendono in braccio il loro bimbo appena nato, soprattutto se è il primo, spesso hanno paura di fargli male: temono di non sorreggergli la testa nel modo corretto, di farlo stare scomodo e di farlo cadere da un momento all’altro. Ma c’è un’altra caratteristica dei neonati che spesso spaventa i genitori, ed è la famosissima fontanella.
Probabilmente non c’è bisogno di essere genitori per sapere cosa sia la fontanella, ovvero quella parte della testa dei neonati che rimane “molle”: forse però non tutti sanno cosa la provoca, quando sparisce e che alla nascita il craneo dei bimbi non presenta solo una fontanella, ma ne ha ben sei!
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Ma andiamo con ordine e rispondiamo alla domanda che – in questo caso – viene più naturale chiedere: a cos’è dovuta la fontanella? Perché il bimbo quando nasce ha una parte della testa che risulta molle al tatto?
Il cranio umano non è composto da un unico grande osso, ma da sei ossa saldate tra loro: alla nascita però, questa fusione non è completa e quindi – nelle linee di giunzione che si vengono a creare tra un osso e l’altro – ci sono delle aree più molli che prendono appunto il nome di fontanelle.
La più famosa, e la più grande, è quella anteriore, che si trova nella parte centrale della testa, poco sopra la fronte; se seguiamo la linea mediana del cranio troviamo anche la fontanella posteriore mentre le altre quattro fontanelle (ve l’avevamo detto che in tutto erano sei!) sono decisamente più piccole e si trovano sui lati del craneo, due a destra e due a sinistra.
La fontanella è senza dubbio una zona delicata, soprattutto nei primi mesi di vita del piccolo, ma non è una zona così vulnerabile come può sembrare in un primo momento: prima di tutto perché è ricoperta da membrane molto resistenti e, in secondo luogo, col passare dei mesi le ossa craniche si avvicinano e le fontanelle finiscono per chiudersi, ognuna con tempi diversi.
Ad esempio la fontanella anteriore si chiude tra l’anno e mezzo e i due anni, quella posteriore entro i tre mesi di vita e quelle laterali tra i sei mesi e i due anni. Ma perché i bambini non nascono con le ossa del cranio già salde e ben unite tra loro?
Prima di tutto, perché essendo più “flessibili” le ossa della testa del neonato si possono deformare durante il parto per far assumere alla testa una forma più facile per il passaggio attraverso il canale del parto; inoltre, nei primi tre mesi di vita, il cervello del piccolo cresce circa dell’1% ogni giorno.
Questo incremento costante non trova ostacoli grazie alle fontanelle che permettono al cranio di espandersi mano a mano che il cervello si sviluppa e diventa più voluminoso; inoltre la fontanella è anche utilissima per valutare le condizioni fisiche del bimbo nei primi mesi di vita!
Infatti una fontanella incavata è sintomo di disidratazione, una rigonfia può invece indicare una pressione cranica elevata; la membrana della fontanella poi permette anche di eseguire ecografie al cervello del piccolo, cosa che diventerà poi impossibile quando le ossa si saranno completamente saldate tra di loro.
Quindi se in un primo momento la fontanella può sembrare solo “un fastidio”, qualcosa in più a cui stare attenti, in realtà vediamo che è un aiuto prezioso per lo sviluppo del cervello del bambino e per la mamma nel momento del parto.
Se, poi, doveste vedere la fontanella pulsare, non preoccupatevi! E’ un fenomeno del tutto normale che si verifica soprattutto se il piccolo ha la febbre o dopo un pianto intenso… Un po’ di coccole, e tutto passa 🙂
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