La diarrea nei neonati e nei bambini: quali sono le cause e come comportarsi
Come sappiamo, alla nascita – e nei primissimi anni di vita – il sistema immunitario dei piccoli è ancora immaturo: per questo durante l’infanzia ci si ammala di più, e i principali malesseri che interessano i neonati e i bambini sono l’influenza e i disturbi gastro intestinali (come la gastroenterite virale).
Nello specifico, la diarrea è una condizione che non va presa sottogamba: per chi, come noi, vive in un Paese sviluppato con facile accesso all’acqua pulita e alla sanità si tratta di un fenomeno di facile soluzione, eppure la diarrea ogni anno è fatale per un milione e mezzo di bambini.
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E’ importante ripetere che, in Occidente, a meno di complicazioni eccezionali la diarrea non è mai fatale: per prevenirla, infatti, bastano semplici gesti come lavarsi le mani prima di mangiare e consumare acqua pulita, alimenti ben cotti o comunque ben lavati e, in caso di dissenteria, rimanere idratati bevendo molto.
Inoltre, è importante fare subito una distinzione: benché spesso si parli di diarrea e dissenteria usando questi due termini come sinonimi, in realtà si tratta di due condizioni diverse.
La dissenteria di solito indica una condizione più cronica in cui nelle scariche troviamo anche sangue, pus, muco; la diarrea invece indica uno dei sintomi di altre patologie (come appunto infezioni virali o batteriche) e le scariche non sono sanguinolente o purulente.
Le cause della diarrea possono essere parecchie, e possono cambiare a seconda dell’età; diamo un’occhiata alle cause più comuni!
Neonati
I neonati, spesso, sono meno propensi ad avere la diarrea rispetto ai bambini più grandi, per varie ragioni:
- la loro alimentazione è controllata, dato che è costituita interamente dal latte materno o artificiale
- nei primissimi mesi di vita, di solito, non vanno ancora all’asilo nido e quindi non frequentano ambienti dove il rischio di contagio è maggiore
- nel caso di allattamento al seno, la mamma passa gli anticorpi al piccolo, aumentando le sue difese
- non toccano superfici sporche mettendosi poi le mani in bocca
Ciò nonostante, anche i lattanti possono prendere la diarrea.
Prima di continuare, è necessario fare un chiarimento: per diarrea si intende un disturbo che causa scariche di feci non formate (dalle 3-4 volte al giorno a salire).
Tutti sappiamo però che un lattante in condizioni perfettamente normali si scarica anche sei volte al giorno e che, con un’alimentazione completamente liquida, le sue scariche sono anch’esse liquide.
Come capire quindi se un neonato ha la diarrea?
Prima di tutto, il numero delle scariche aumenta e può passare da 5 a 15 circa; inoltre la consistenza cambia passando ad essere molto più acquosa, e ci può essere un cambiamento anche nel colore delle feci (biancastro oppure verde scuro).
Un altro segno inequivocabile che ci aiuta a differenziare tra regolari scariche e scariche di diarrea nel neonato è che queste ultime irritano la pelle: possono essere infatti feci molto acide che causano infiammazione venendo a contatto con la cute del bimbo.
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In questi casi è fondamentale cambiare il pannolino non appena il bambino si scarica, e detergere (anche solo con acqua) la pelle del sederino, asciugandola accuratamente (tamponando con un asciugamano morbido).
Tra un cambio e l’altro di pannolino sarebbe meglio stendere sul sederino uno strato di crema protettiva all’ossido di zinco: la crema forma infatti uno scudo che protegge l’epidermide, mentre lenisce la cute infiammata (degli accorgimenti da prendere per non far arrossare il sederino dei piccoli ne avevamo parlato nel nostro decalogo per l’uso del pannolino).
Le cause che possono portare un neonato ad avere la diarrea sono diverse: può essere un virus o un batterio, oppure una reazione a un determinato alimento consumato dalla mamma e poi passato nel latte, un’intolleranza al lattosio, etc.
Come vedremo più avanti nei rimedi contro la diarrea, è importantissimo mantenere il bambino idratato, non bisogna quindi smettere di dargli il seno o il biberon a meno che il pediatra non indichi il contrario: per questo, se un neonato ha la diarrea è meglio portarlo subito dal pediatra che potrà valutare la situazione e decidere il da farsi.
Bambini già svezzati
Quando un bambino comincia ad introdurre nuovi alimenti nella sua dieta (oltre al latte materno o artificiale), abbiamo meno “controllo” su ciò che ingerisce.
Nei bambini più grandi quindi la diarrea può essere causata, oltre che da una forma virale, anche da batteri che si trovano sui cibi lavati male, non conservati adeguatamente oppure sulle superfici su cui vengono preparati gli alimenti (come i taglieri di legno).
Consumando cibi diversi, può darsi che la diarrea sia causata anche da alcune allergie ed intolleranze alimentari: in questo caso le scariche liquide si possono verificare solo quando viene consumato un particolare alimento (come il latte) oppure possono diventare una patologia costante (come nel caso della celiachia).
Questa è, infatti, la differenza tra diarrea acuta e cronica: la diarrea acuta si presenta saltuariamente e i sintomi non durano più di 4 settimane; nel caso di diarrea cronica invece le scariche persistono anche oltre le 4 settimane.
I cibi poco cotti o mal conservati possono anche causare un’infestazione da parassiti intestinali che, tra i sintomi, provoca anche la diarrea.
Una volta che i piccoli sono svezzati, anche in condizioni normali, le loro scariche giornaliere diminuiranno rispetto a quelle dei lattanti, passando ad essere una o due al giorno.
La diarrea nei bambini piccoli avviene quindi quando le scariche superano le 3-4 giornaliere, sono accompagnate da crampi addominali e, ovviamente, se risultano poco formate o addirittura liquide.
Anche in questi casi, se vediamo che la diarrea persiste, è necessario andare dal pediatra per stabilire la causa del disturbo e poter risolvere il problema con i mezzi adeguati.
Rimedi contro la diarrea nei neonati e nei bambini
Nei lattanti e nei piccoli, così come negli adulti, è fondamentale in caso di diarrea recuperare i liquidi persi rimanendo bene idratati.
Con i lattanti bisogna quindi continuare a dargli il biberon seno: se si vogliono attaccare più del solito è perché, probabilmente, la perdita di liquidi causa loro sete e quindi una necessità maggiore di latte.
Vanno quindi accontentati poiché reintegrare i liquidi è fondamentale nel processo di guarigione.
Per quanto riguarda i bambini già svezzati, anche qui è necessario somministrare molta acqua, presa a piccole dosi: ingerirne una grande quantità potrebbe portare a un’altra scarica di diarrea, perdendo di nuovo i liquidi.
Bere poco durante tutto l’arco della giornata quindi e, se necessario, aggiungere all’acqua una soluzione salina ricca di sali minerali che il pediatra, all’occorrenza, può prescrivere.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è bene preferire gli alimenti con potere astringente come il riso, la mela, la carota, la patata e la banana, e comunque preparare pietanze non grasse, unte o troppo zuccherate.
Nel trattamento della diarrea di bambini e lattanti, poi, sono utili anche i fermenti lattici che riequilibrano la flora intestinale: nei piccolissimi, inoltre, è stato dimostrato che l’assunzione costante di fermenti lattici diminuisce le coliche e irrobustisce il sistema immunitario.
In ogni caso, l’intervento del pediatra nei casi di diarrea (soprattutto se ricorrente o persistente) è fondamentale: se necessario può prescrivere esami delle feci per individuare certi virus (come il Rotavirus) oppure batteri o addirittura parassiti.
Può anche prescrivere esami più specifici per scartare (o confermare) la presenza di intolleranze alimentari o patologie croniche che interessano l’intestino.
Una volta stabilita la causa dell’origine della diarrea, il pediatra saprà dare la cura adeguata per riportare la situazione alla normalità.
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