Girello, box e redinelle: quali sono i rischi? Ecco perché i pediatri li sconsigliano
Imparare a stare seduti, gattonare, camminare, correre… Tutte queste conquiste nei bambini avvengono gradualmente e c’è chi ci arriva prima e con facilità e c’è chi, invece, impiega maggior tempo e trova qualche difficoltà in più.
Come diciamo sempre, ogni bambino è diverso ma ad essere comune a tutti è il desiderio dei genitori di proteggerli in queste fasi di apprendimento motorio (da cadute, urti, etc.) e, in qualche modo, di cercare di rendergli le cose più facili.
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Per moltissimi anni in (quasi) tutte le famiglie dove c’era un bambino che cominciava a muoversi sulle sue gambine si poteva trovare anche un qualche supporto che aiutasse il piccolo a spostarsi autonomamente, come il girello o i carrellini stile “primi passi”.
Lo scopo di questi oggetti era appunto aiutare il piccolo a imparare più in fretta a camminare, esercitandosi con un ausilio che non solo gli permetteva di muoversi da solo, ma anche di farlo senza cadere.
Tuttavia, da alcuni anni l’utilità di questi supporti è stata fortemente contestata dai pediatri di tutto il mondo che hanno messo in guardia i genitori sconsigliando vivamente l’acquisto di questo genere di oggetti.
Alan Greene, pediatra ed autore, ha dichiarato in un’intervista al New York Times che l’uso del girello non solo ritarda lo sviluppo motorio dei bambini, ma anche quello mentale.
Nell’apprendimento motorio si impara con l’esperienza: se un bambino, qualsiasi movimento faccia, rimane sempre “in piedi” e il suo equilibrio viene “forzato” da un supporto esterno, impiegherà più tempo a sviluppare le abilità necessarie per poter stare in equilibrio e non cadere senza nessun aiuto.
La maggior parte dei girelli, infatti, impedisce al piccolo di guardarsi i piedi mentre cammina: può sembrare una cosa da poco, ma nell’imparare a camminare è fondamentale che i bimbi possano avere una percezione visiva dei movimenti del loro corpo, in questo modo lo sviluppo cerebrale e la propriocezione (la capacità di percepire la posizione del nostro corpo nello spazio anche senza vederla) sono stimolati.
Inoltre, i girelli possono essere pericolosi per tutta una serie di altri motivi: ad esempio, permettono ai bambini di raggiungere posizioni più elevate (e prendere quindi oggetti pericolosi a cui non dovrebbe avere accesso) o – rendendo i piccoli più veloci – possono spesso farli cadere dalle scale e, in questo modo, ferirli.
Nel 1994, la Consumer Product Safety Commission (Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo) americana dichiarò che i girelli erano i responsabili della maggior parte degli incidenti causati da un prodotto per bambini.
In Canada, dal 2004, il loro utilizzato è stato addirittura messo fuori legge e chi ne vende (o possiede) uno rischia una multa fino a 100.000 dollari o 6 mesi di carcere!
Sembra proprio che la soluzione migliore sia che la natura faccia il suo corso e che i piccoli apprendano a camminare a tempo debito, ovviamente con le giuste precauzioni da parte dei genitori.
Per aiutare un bimbo a stare in piedi è possibile regalargli una stazione di gioco, ovvero un tavolo con diverse attività a cui il piccolo è interessato: in questo modo si potrà appoggiare alla superficie mentre gioca, allenandosi a stare in piedi (ma bisogna cominciare quando il bimbo ha raggiunto in autonomia la capacità di mettersi dalla posizione seduta a quella eretta).
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Va benissimo anche fargli muovere i primi passi aiutandosi con la mano di mamma e papà, cercando di fare in modo che le nostre mani arrivino circa all’altezza delle sue spalle.
Sono però sconsigliati i cosiddetti “guinzagli” o redinelle, ovvero quelle pettorine da far indossare al bimbo provviste di una corda con cui i genitori possono controllarne i movimenti, in quanto definite “non fisiologiche”.
Infine, brutte notizie anche per chi è abituato a usare il box per tenere sotto controllo i bimbi mentre si fanno altre cose (senza il rischio che il piccolo si cacci nei guai o cada): per lo sviluppo del bambino, piuttosto che rimanere chiuso in uno spazio da cui non può uscire, è meglio muoversi magari liberamente su un tappeto morbido.
Ovviamente, fare a meno di tutta una serie di ausili richiede più impegno ed attenzione da parte dei genitori: tanti degli oggetti che abbiamo menzionato in questo articolo sono infatti comodi per mamma e papà ma non sono affatto necessari per il corretto sviluppo dei piccoli.
Come sempre, poi, per alcune cose ci vuole semplicemente buon senso: se possediamo un box e ci facciamo stare il bambino 10 minuti mentre stiamo lavando i piatti, o un’altra attività che ci porta via poco tempo e che non ci permette di prestare la dovuta attenzione a cosa fa il nostro piccolo, ovviamente non staremo provocando un danno.
L’importante è che, di regola, si osservino le buone abitudini e si lascino i bambini liberi di apprendere secondo i loro tempi e le loro modalità.
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