Come cambia la pelle dei neonati nelle prime settimane di vita? Ecco perché si spellano (ed è normale)
Durante le prime settimane di vita un neonato manifesta numerosi cambiamenti: perde il cordone ombelicale, comincia a vedere meglio, a sorridere… Ci sono però alcuni cambiamenti che – seppur completamente normali – possono preoccupare i genitori.
Uno di questi fenomeni è il “cambio di pelle” dei neonati che nelle settimane successive alla nascita cominciano a “spellarsi” prima in alcune zone e poi su tutto il corpo. A cosa è dovuto questo cambiamento?
Ad agosto per un ordine da almeno 50 euro sul nostro PPStore, 5 euro di sconto usando il codice PPAGO24
Neonati che si spellano: è normale?
Non solo è un fenomeno assolutamente normale e innocuo ma è, anzi, necessario.
Perché i neonati cambiano pelle dopo la nascita?
Un neonato prima di venire al mondo passa 9 mesi all’interno dell’utero avvolto dal liquido amniotico e ricoperto dalla vernice caseosa (una sostanza biancastra che protegge la pelle del feto che potrebbe macerare a causa del continuo contatto con l’acqua).
Una volta fuori dall’utero, quando la vernice caseosa è del tutto scomparsa (questo normalmente accade entro pochi giorni dopo la nascita) la pelle del neonato reagisce a contatto con l’aria dell’ambiente extrauterino, un elemento totalmente diverso rispetto a ciò a cui il suo fisico era abituato.
Nelle prime due o tre settimane di vita quindi un bimbo perde lo strato di pelle più superficiale e ne crea uno nuovo più spesso e resistente (ma comunque delicato).
Lo spellamento è doloroso per i bambini?
Assolutamente no; può essere “sgradevole” alla vista ma si tratta di una semplice questione estetica.
Il piccolo non ne è infastidito, non sente dolore né prurito: il fenomeno si risolverà da solo nel giro di qualche giorno.
Rimedi per lo spellamento dei neonati
Abbiamo visto che il cambio di pelle è un fenomeno normale e necessario, non c’è quindi modo (né motivo) di prevenirlo o “curarlo”: quando si manifesta bisogna solo aspettare che passi da solo.
Tuttavia è possibile applicare sulla pelle del bimbo piccole quantità di crema idratante o olio corporale per ammorbidire la cute; deve trattarsi di prodotti specifici per bambini come quelli che trovate nel PPStore.
Inoltre ci sono tutta una serie di accorgimenti che è possibile osservare per non rendere la delicata pelle del bambino ancora più secca:
- evitare i bagni troppo lunghi perché il contatto prolungato con l’acqua può seccare ulteriormente la pelle: il bagnetto dovrebbe essere di 10 minuti massimo!
- Attenzione alla temperatura dell’acqua del bagnetto: l’acqua calda secca la pelle, la temperatura ideale del bagnetto dovrebbe essere di 37 gradi (è possibile misurarla con un comune termometro da bagnetto)
- Utilizzare poca quantità di sapone, e sceglierne uno specifico per bambini
- Mantenere la temperatura e l’umidità all’interno della casa a un livello adatto ai più piccoli e – nel caso ci sia un ambiente troppo secco – utilizzare un umidificatore
- Se decidiamo di ammorbidire la pelle del nostro bimbo con una crema o un olio adoperarne poco e scegliere una formulazione specifica per i piccoli
- Lavare i vestiti del bambino a mano o in lavatrice senza mischiarli con gli abiti del resto della famiglia e utilizzare un detergente delicato specifico
- Lavare i vestiti nuovi prima di indossarli la prima volta (questo consiglio vale anche per gli adulti, i capi nuovi spesso sono un ricettacolo di batteri e funghi)
- Preferire abiti di cotone o di tessuti morbidi e naturali
- Mantenere il piccolo ben idratato dandogli il seno ogni volta che lo richiede (questa regola non vale se si utilizza il latte artificiale che deve essere somministrato a intervalli specifici indicati dal pediatra)
Spellamento, crosta lattea e acne neonatale: cosa cambia?
Questi tre fenomeni sono tipici delle prime settimane di vita di un neonato, tutti e tre riguardano la pelle e tutti e tre sono innocui e si risolvono da soli; tuttavia sono diversi tra loro.
La crosta lattea è dovuta a una produzione eccessiva di sebo e si manifesta con squame morbide ma molto difficili da rimuovere che si formano sul cuoio capelluto del bambino.
Ad agosto per un ordine da almeno 50 euro sul nostro PPStore, 5 euro di sconto usando il codice PPAGO24
L’acne neonatale, invece, si manifesta con brufoletti che compaiono sul viso del bimbo e di solito tende a svilupparsi quando il piccolo raggiunge le 3 o le 4 settimane di vita; non è ancora stata individuata con esattezza una causa scatenante ma pare che gli ormoni materni giochino un ruolo determinante.
Mentre tutti i bambini cambiano pelle dopo la nascita non tutti manifestano la crosta lattea o l’acne neonatale.
Quando preoccuparsi?
Lo spellamento non è doloroso per il piccolo e non deve preoccupare in alcun modo, ma ci sono delle situazioni che dobbiamo portare all’attenzione del pediatra: se la pelle risulta arrossata, piagata, ispessita, irritata e il piccolo dà segni di fastidio è necessario farlo visitare poiché potrebbe trattarsi di una patologia della cute (non legata al normale cambio di pelle) che richiede un trattamento specifico.
Hai trovato utile questo articolo? Vuoi scoprire altri approfondimenti sui temi più importanti legati a gravidanza, maternità e prima infanzia e ricevere periodicamente le ultime novità dal nostro blog?