Assegno unico universale per i figli 2021: in cosa consiste, a quanto ammonta e a chi spetta?
È notizia di pochi giorni fa che l’assegno unico universale per i figli a carico (fino ai 21 anni di età) è finalmente diventato legge.
Sebbene ci siano ancora alcuni aspetti da definire (e per l’entrata in vigore definitiva bisognerà attendere almeno fino a luglio 2021) sono già diverse le caratteristiche di questa misura che si conoscono. Andiamo a vedere le principali!
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- Cos’è l’assegno unico universale per i figli?
- Chi ha diritto all’assegno unico universale?
- Da quando e fino a quando si riceve l’assegno universale per i figli?
- A quanto ammonta l’assegno unico universale?
- Cosa succede a chi riceve il bonus mamma, il bonus bebè e gli assegni familiari?
ATTENZIONE: dal 1° luglio 2021 è possibile richiedere l’Assegno Temporaneo: scopri le caratteristiche, chi ne ha diritto e come fare la richiesta nell’approfondimento dedicato
Cos’è l’assegno unico universale per i figli?
Si tratta di una nuova misura a sostegno delle famiglie che va a sostituire gli assegni famigliari (e gli altri aiuti) a cui hanno diritto i genitori (o il genitore) con uno o più figli a carico.
Chi ha diritto all’assegno unico universale?
Tutti i genitori con figli a carico (nel caso di coppie l’importo verrà diviso in due parti uguali versate ad ognuno) a prescindere dalla condizione lavorativa e dal reddito (anche se l’importo varia in base all’ISEE).
Le condizioni per richiederlo sono le seguenti:
- avere la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione europea ed essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente (o essere un suo familiare)
- avere la cittadinanza di uno Stato non appartenente all’Unione europea ma essere titolare di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale
- avere imposte sul reddito pagate in Italia
- vivere con i figli a carico in Italia
- avere la residenza in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, o aver sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di due anni.
Da quando e fino a quando si riceve l’assegno universale per i figli?
Si riceve dal settimo mese di gravidanza fino ai 18 anni dei figli o fino ai 21; nel caso di richiederlo fino ai 21 anni l’importo sarà minore rispetto all’assegno per gli under 18 e verrà erogato solo se il figlio:
- frequenta un corso di formazione scolastica o professionale
- va all’università
- è disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro
- svolge il servizio civile
- svolge un tirocinio o un lavoro a basso reddito
In questo caso esiste la possibilità che l’assegno venga versato direttamente al figlio in questione con l’obiettivo di favorirne l’autonomia economica.
A quanto ammonta l’assegno unico universale?
L’importo dell’assegno va da un minimo di 50 € a un massimo di 250 € a figlio a carico e il suo ammontare dipende da vari fattori:
- reddito ISEE della famiglia (le famiglie con meno risorse avranno un contributo più sostanzioso mentre quelle ad alto reddito avranno diritto solo a una quota base)
- numero di figli (dopo il terzo figlio il contributo è maggiore)
- situazioni di disabilità (i figli disabili hanno diritto a un contributo maggiore)
- età dei figli (dal 18mo al 21mo anno di età il contributo – se ancora richiesto – è minore)
Cosa succede a chi riceve il bonus mamma, il bonus bebè e gli assegni familiari?
La nuova misura si chiama “assegno universale” proprio perché il suo obiettivo non è solo quello di essere esteso a tutti ma anche di andare a sostituire (con una soluzione unica) le tante misure a sostegno delle famiglie finora presenti.
Quindi, quando l’assegno unico universale comincerà ad essere erogato passerà a sostituire i precedenti aiuti (come il bonus mamma, il bonus bebè o gli assegni familiari); chi riceveva uno di questi aiuti non li riceverà più, ma riceverà invece l’assegno unico universale.
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