Agevolazioni neonati 2017: bonus bebè e asilo nido, premio mamme domani, voucher baby sitter, ecco le conferme! [AGGIORNATO]
Attenzione! – Il bonus bebè è stato rifinanziato anche per il 2020 con l’introduzione di alcune importanti novità, come l’estensione del diritto all’assegno di natalità per TUTTE le famiglie che hanno o adottano figli entro il 31 dicembre 2020. Trovate un approfondimento con tutti i dettagli nella pagina dedicata!
Attenzione! – Il premio alla natalità (o bonus mamma domani) è stato rifinanziato anche per il 2020. Le modalità di richiesta e di erogazione restano confermate e il diritto riconosciuto a tutte le mamme che entrano nell’ottavo mese di gravidanza dopo il 1° gennaio 2020. Per ulteriori dettagli valgono le indicazioni che erano già state raccolte in questo post (si veda sotto)
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Abbiamo aggiornato questo post in data 5 marzo 2018; alla fine della pagina troverete l’aggiornamento
Con l’inizio dell’anno nuovo sono state approvate molte delle proposte previste dalla Legge di Stabilità di cui avevamo già parlato in passato; tra queste vediamo il bonus bebè, il bonus mamme domani, il bonus asilo nido ed altre novità che aiuteranno economicamente le famiglie con bambini piccoli.
Di seguito elenchiamo le novità valide da gennaio 2017 (anche se, in alcuni casi, la documentazione per fare la richiesta non è ancora disponibile – ma ci auguriamo che lo sarà presto):
Bonus bebè
- Cos’è? Si tratta di un assegno mensile di cui è possibile usufruire dal momento della nascita (o dell’adozione/affidamento) fino ai 3 anni di vita del bambino
- A quanto ammonta? Dipende dal reddito ISEE di chi lo richiede; se non si raggiungono i 25.000€ annuali l’assegno è di 80€ al mese, se invece il reddito è inferiore ai 7.000€ annuali il bonus passa ad essere di 160€
- Chi lo può richiedere? Tutte le famiglie che rientrano nelle fasce ISEE stabilite con un bambino nato (adottato o affidato) dopo l’1 gennaio 2015
- Come si richiede? Presentando il modulo di richiesta all’INPS
Bonus mamme domani (o premio mamma domani) *
- Cos’è? Si tratta di un bonus dato una sola volta alle mamme che sono entrate nel settimo mese di gestazione
- A quanto ammonta? Il bonus è di 800€ una tantum
- Chi lo può richiedere? Tutte le mamme che sono entrate nel settimo mese di gravidanza dal gennaio 2017, indipendentemente dal reddito
- Come si richiede? Non è stata ancora stabilita una procedura per inoltrare la richiesta
Bonus asilo nido **
- Cos’è? Si tratta di un aiuto per far fronte alla retta dell’asilo nido, erogato in 11 mensilità, fino ai 3 anni di vita del bambino
- A quanto ammonta? Il bonus è di 1.000€ annuali
- Chi lo può richiedere? Tutte le famiglie dei bambini nati da gennaio 2016 che frequentano l’asilo nido, indipendentemente dal reddito
- Come si richiede? Non è stata ancora stabilita una procedura per inoltrare la richiesta
Voucher baby sitter
- Cosa sono? Si tratta di aiuti per le mamme che tornano al lavoro subito dopo i cinque mesi di maternità obbligatoria e che quindi non usufruiscono della maternità facoltativa; gli aiuti vengono infatti erogati per un periodo di sei mesi (corrispondenti appunto alla maternità facoltativa)
- A quanto ammontano? I voucher sono da 600€ l’uno, erogati mensilmente
- Chi lo può richiedere? Tutte le madri che rientrano al lavoro dopo i 5 mesi di maternità obbligatoria
- Come si richiede? Attraverso l’INPS
Attenzione: dal 2016 possono usufruire di questi voucher non solo le lavoratrici dipendenti, ma anche le lavoratrici autonome e le imprenditrici; per queste figure professionali, l’aiuto viene erogato per 3 mesi invece di 6.
Fondo credito nuovi nati
- Cos’è? Si tratta di un prestito a tasso agevolato per la famiglie che hanno o adottano un bambino dall’1 gennaio 2017
- A quanto ammonta? Non è ancora definito; verranno date ulteriori informazioni nelle prossime settimane
- Chi lo può richiedere? Non è ancora definito; verranno date ulteriori informazioni nelle prossime settimane
- Come si richiede? Non è ancora definito; verranno date ulteriori informazioni nelle prossime settimane
Purtroppo quest’ultimo punto è ancora poco chiaro; per avere delle stime, è possibile prendere visione della pagina relativa al Fondo credito nuovi nati nell’archivio dell’INPS in cui vengono riportate le informazioni valide per gli anni passati (e che possono darci un’idea indicativa di cosa aspettarci).
Sia per questo punto – come per gli altri – non appena ci saranno informazioni più precise sui requisiti e le modalità di richiesta, aggiorneremo questo articolo con tutti i dettagli.
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Vi ricordiamo che per saperne di più sulle modalità di presentazione dei vari aiuti, potete contattare direttamente l’INPS (al numero 803164 da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile) oppure recarvi presso Caf, patronati e consulenti del lavoro.
* Aggiornamento del 3 maggio 2017:
Dopo tanta attesa arrivano finalmente notizie riguardo il metodo di richiesta del bonus mamma domani, ribattezzato “premio alla natalità“.
Per chi non se lo ricordasse, si tratta di un bonus da 800€ una tantum per tutte le mamme che entrano nell’ottavo mese di gravidanza dopo l’1 gennaio 2017 o per tutte coloro che hanno partorito, adottato o avuto un bambino in affidamento dall’1 gennaio 2017.
Il bonus va richiesto per via telematica attraverso il sito dell’INPS (domanda di prestazioni a sostegno del reddito> premio alla nascita); nel caso non fosse possibile, si può chiamare il Contact Center Integrato dell’INPS al numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o allo 06 164.164 (numero da rete mobile), oppure rivolgersi al Patronato.
Una volta mandata la richiesta via web è necessario consegnare all’INPS (recandoci fisicamente allo sportello o attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno), il numero di protocollo della nostra pratica insieme a uno dei seguenti documenti:
- certificato di gravidanza in originale compilato dal ginecologo per tutte le gestanti che hanno compiuto il settimo mese (con l’indicazione che lo stesso certificato è stato mandato avanti per la richiesta di maternità, nel caso delle mamme che lavorano);
- autocertificazione del codice fiscale del bambino nel caso questi sia già nato.
Il premio alla natalità dev’essere richiesto entro un anno dalla nascita del bambino, passato questo termine non si potrà più ricevere il bonus.
Per maggiori informazioni e per tutti i dettagli vi lasciamo alla circolare ufficiale dell’INPS.
** Aggiornamento del 20 luglio 2017
Da lunedì 17 luglio le famiglie che hanno figli nati dal 1 gennaio 2016 possono richiedere il contributo noto anche come “bonus nido“.
La misura è stata introdotta per agevolare le famiglie nel pagamento della retta per la frequenza degli asili nido pubblici e privati, e per sostenere quei nuclei che hanno avuto bisogno di attivare forme di assistenza domiciliare per bambini fino a tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Il bonus viene corrisposto direttamente da INPS a tutte le famiglie che ne fanno domanda, fino a esaurimento della dotazione messa a disposizione (che per il 2017 è 144 milioni di euro).
Il bonus nido viene erogato fino a un massimo di 11 quote mensili che possono arrivare a 90,91€ l’una, per un totale complessivo che non può superare i 1.000 €.
Il contributo non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta mensile, e viene corrisposto solo a seguito della presentazione delle ricevute di pagamento dell’asilo nido.
Per richiedere il contributo, oltre ad avere un figlio nato dopo il 1° gennaio 2016, è necessario che il genitore sia cittadino italiano o UE con permesso di soggiorno di lungo periodo, oppure extracomunitario con carta di soggiorno o rifugiato politico. La graduatoria dei beneficiari viene stilata sulla base dell’ordine di presentazione della domanda, che deve essere avanzata entro il 31 dicembre 2017.
La domanda può essere presentata specificando per cosa si richiede il bonus (asilo nido o supporto presso la propria abitazione) attraverso il sito INPS, oppure chiamando il contact center 803 164 (gratuito da rete fissa, mentre per il cellulare è disponibile il numero 06 164 164) o attraverso gli enti di patronato e gli intermediari di INPS.
** Aggiornamento del 5 marzo 2018
Per le famiglie che non sono entrate immediatamente in possesso della documentazione necessaria a dimostrare i pagamenti della retta dell’asilo nido sostenuti nei mesi di
- settembre 2017
- ottobre 2017
- novembre 2017
- dicembre 2017
e quindi non hanno potuto richiedere il contributo del Bonus nido 2017 nonostante gli spettasse, INPS ha previsto (con il messaggio 952 del 1 marzo) una apposita funzione sul proprio sito.
La funzione, che si trova nell’area riservata alla voce “Allegati domande”, permette di caricare i documenti mancanti per i mesi indicati sopra, e (a seguito della verifica della loro correttezza) di ottenere il contributo.
I termini per questa regolarizzazione scadono improrogabilmente il 31 marzo 2018.
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