Acne neonatale: cause e rimedi per i “brufoli” dei neonati
Pensare alla pelle di un neonato ci porta inevitabilmente alla mente immagini di morbidezza: le gote rosee e lisce, il nasino perfetto, la boccuccia delicata…
La realtà, a volte, può essere ben diversa: durante il primo anno di vita dei piccoli la loro pelle può sperimentare diversi cambiamenti! In un nostro precedente articolo avevamo già parlato della crosta lattea mentre oggi ci concentreremo sul fenomeno comunemente conosciuto come “acne neonatale”.
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- Cos’è l’acne neonatale?
- Quali sono le cause dei brufoletti dei neonati?
- Acne neonatale e acne adolescenziale: esiste una correlazione?
- Rimedi per l’acne neonatale
- In conclusione
Cos’è l’acne neonatale?
Utilizzare la parola “acne” in riferimento ai neonati può apparire strano dato che, di solito, è una malattia della pelle che tende a manifestarsi durante la pubertà e l’adolescenza.
Tuttavia si tratta proprio di brufoletti che compaiono sul viso del bimbo (di solito sulle guance, ma il fenomeno può interessare l’intera faccia e talvolta anche altre zone del corpo): oltre ai brufoli – che possono presentare pus – in generale la pelle del viso e delle zone interessate risulta arrossata ed ispessita.
E’ curioso notare come la presenza dell’acne possa risultare diversa a seconda dei vari momenti della giornata: nell’arco delle 24 ore il piccolo può passare da avere una pelle più o meno libera di brufoletti a presentarne diversi. L’acne aumenta quando il bimbo piange, ha caldo o è nervoso.
Questo fenomeno non è presente in tutti i bambini ma è comunque piuttosto comune: sebbene possa manifestarsi già al momento della nascita, di solito tende a svilupparsi quando il piccolo raggiunge le 3 o le 4 settimane di vita.
Quali sono le cause dei brufoletti dei neonati?
La causa scatenante non è ancora stata individuata con esattezza ma pare che gli ormoni materni che vengono “assorbiti” dal piccolo attraverso la placenta e durante il passaggio dal canale del parto giochino un ruolo importante nella comparsa dei brufoli poiché stimolano le ghiandole sebacee del bimbo.
La cosa più importante da sapere è che si tratta di un fenomeno del tutto normale, di carattere benigno e che tende a risolversi autonomamente nel giro di qualche settimana anche se – in alcuni casi – può manifestarsi per diversi mesi e successivamente scomparire.
Altrettanto importante è sapere che il piccolo non è disturbato dalla presenza dell’acne neonatale: nonostante la pelle possa apparire infiammata i piccoli generalmente non sentono male o prurito e, pertanto, si tratta perlopiù di una questione estetica.
Le mamme che allattano al seno, poi, possono talvolta spaventarsi e pensare che l’acne sia dovuta a qualche alimento che hanno consumato e che – passando nel latte – abbia infiammato la pelle del bimbo: a questo proposito si può stare tranquilli poiché l’acne neonatale non dipende dalla composizione del latte materno.
Acne neonatale e acne adolescenziale: esiste una correlazione?
Molti genitori temono che se il loro bimbo manifesta l’acne nelle prime settimane di vita sarà quindi più propenso ad avere lo stesso problema durante l’adolescenza: non esiste una correlazione fra i due tipi di acne, quindi un bimbo che ne ha sofferto alla nascita non necessariamente ne soffrirà durante l’età dello sviluppo (potrebbe succedere, ma si tratterebbe di una coincidenza).
Rimedi per l’acne neonatale
Trattandosi di un processo che si risolve da solo, e considerando che nella maggior parte dei casi il bambino non ne è infastidito, c’è ben poco che possiamo fare contro l’acne neonatale (sebbene sembri che l’esposizione all’aria aperta sia un toccasana per questo problema): dobbiamo armarci di pazienza ed aspettare che questo fenomeno faccia il suo corso, per poi sparire del tutto.
In ogni caso ci sono alcune cose che non dobbiamo fare nel caso il nostro bimbo presenti acne:
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- non schiacciare i brufoletti
- non utilizzare saponi e detergenti aggressivi (nel nostro PPStore trovate molti detergenti delicati, adatti anche alle pelli più sensibili dei neonati, privi di agenti irritanti; ad esempio, il bagnolatte al miele di arancio Trudi Baby Care, il bagno corpo-capelli con fiori di lavanda e sambuco Trudi Baby Care, il sapone detergente con erica e primula Trudi Baby Nature, il bagno corpo-capelli erica e pratolina Trudi Baby Nature e il bagnolatte delicato Assorbello)
- non utilizzare materiale sintetico a contatto con la pelle infiammata
- non utilizzare creme o oli
Quest’ultimo punto è molto importante: l’utilizzo di creme o oli può ostruire ulteriormente i pori della pelle, peggiorando la situazione; è comunque importante ricordare che, in caso di esposizione al sole, la protezione solare va applicata lo stesso, stando attenti però a non spalmarne uno strato troppo abbondante.
Il discorso cambia se è il pediatra a prescriverci una pomata apposita: ci sono casi in cui l’acne neonatale infatti è particolarmente aggressiva e può dare prurito al bambino.
In conclusione
In caso di acne, quindi, è bene rivolgersi al pediatra che saprà dirci se è necessario utilizzare una crema specifica per alleviare l’infiammazione e l’eventuale prurito.
Se non ci fosse bisogno di applicare nessun prodotto specifico, come abbiamo già detto, ci vuole solo pazienza: nei bambini con acne neonatale la pelle liscia può farsi aspettare un po’ di più ma dopo qualche settimana anche loro saranno meravigliosamente morbidi come tutti i piccolini!
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