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29 Agosto 2017 Il team di ProntoPannolino Dalla redazione

Terme e bambini, si può? Da che età? Ecco le raccomandazioni per l’accesso alle acque termali dei più piccoli

terme per bambini cure inalatorie

I bambini, lo sappiamo, sono soggetti più di noi adulti ad ammalarsi: complice un sistema immunitario ancora in fase di maturazione, i nostri cuccioli possono soffrire spesso di raffreddore e nasino chiuso, essere pieni di muco che faticano a smaltire, fare fatica a respirare…

Un altro punto debole dei più piccoli sono le orecchie, che vuoi per le infezioni delle alte vie respiratorie, vuoi per gli sbalzi di temperatura (e per la combinazione di entrambe le cose), “rischiano” con una certa frequenza le infiammazioni e le otiti.

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Storie che per chi è genitore ormai da qualche anno sono – purtroppo – abbastanza comuni: confermate?

A sintomi come questi corrispondono naturalmente terapie farmacologiche specifiche, prescritte da pediatri e medici, ma per la prevenzione e la cura delle malattie delle vie respiratorie dei bambini c’è anche un’altra strada, completamente naturale: quella delle acque termali.

A che età portare i bambini alle terme?

Sorge quindi spontanea la domanda: a che età possiamo cominciare a sottoporre i nostri bambini alle cure termali? Linee guida pediatriche specifiche non ne esistono, e le opinioni in merito sono contrastanti.

Alcuni studi, tra cui uno commissionato dalla Regione Lombardia nel 1994, hanno evidenziato un effetto benefico delle acque termali già in età pediatrica, tra 0 e 6 anni, in particolare contro le otiti.

Dall’altra parte, i medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Palidoro e Santa Marinella predicano cautela: non è consigliabile portare bambini al di sotto dei 3 anni alle terme, e anzi per alcuni tipi di acque – in particolar modo sulfuree – il momento della “iniziazione” dovrebbe essere più saggiamente spostato dopo i 6 o addirittura i 12 anni.

In particolare, i lattanti potrebbero soffrire gli sbalzi di temperatura dell’acqua e degli ambienti, ma anche le condizioni igieniche rappresentano un’incognita perché nelle strutture termali c’è una frequentazione molto alta di soggetti con problemi di salute che potrebbero veicolare virus a cui i più piccoli spesso non sono ancora immuni.

Inoltre almeno fino ai 30/36 mesi è assolutamente sconsigliata la frequentazione di piscine con acque ricche di idrogeno solforato, perché la reattività degli apparati respiratori dei più piccoli a queste sostanze può avere l’effetto opposto (ossia un intensificarsi dei sintomi).

I trattamenti inalatori con acque termali hanno invece effetti benefici dimostrati per i bambini al di sopra dei 6 anni, in particolare per il trattamento di faringiti, tonsilliti e flogosi (ossia infiammazioni) ricorrenti: in questo caso l’aerosol-terapia si è dimostrata infatti efficace sia come cura che come percorso di prevenzione.

Tenendo sempre presenti le cautele che abbiamo appena visto, c’è da dire anche che le cure termali sono assolutamente indolori. Negli stabilimenti più all’avanguardia e attenti all’esperienza di cura, poi, sono stati allestiti dei percorsi “ad hoc” per i bambini, più colorati, gradevoli e interattivi, in modo che si possano vivere i trattamenti come un gioco.

In molte località sono infatti ormai lontani i tempi in cui la struttura termale era in tutto e per tutto simile a un ambiente ospedaliero, asettico, freddo; oggi come oggi diversi stabilimenti hanno puntato su un approccio più “vacanziero”, in cui ai momenti di cura si possano associare anche situazioni di relax per i piccoli, le famiglie e gli ospiti di tutte le età.

In ogni caso, anche se si tratta di terapie naturali e assolutamente non farmacologiche, prima di andare alle terme con i bambini è sempre meglio rivolgersi al pediatra per avere tutte le informazioni necessarie e le indicazioni rispetto a rischi e vantaggi di questa soluzione.

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Tra queste informazioni dovrebbe esserci anche la possibilità di accedere ai trattamenti termali in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale, quindi dietro il pagamento di un semplice ticket: in diverse strutture è sufficiente presentare la richiesta del pediatra o di un medico specialista ASL per avere diritto a questo tipo di agevolazione.

La particolare natura geologica del territorio italiano fa sì che ci siano acque curative in molte zone del nostro Paese, da Nord a Sud: andiamo allora a vedere 10 terme per bambini in Italia più da vicino.

10 terme per bambini in Italia

 

1) Bormio (Sondrio, Lombardia)

Qui si trovano acque ipertermali terrose e alcaline che contengono solfato e tracce di radon, per cui l’accesso è suggerito solo a partire dai 5 anni.

La temperatura particolarmente gradevole di un’acqua che sgorga dal sottosuolo già calda (tra i 37 e i 40° C) offre la possibilità di utilizzare le strutture 12 mesi all’anno.

Nella zona sono sorte, naturalmente, diverse strutture ricettive come le Terme Bagni di Bormio, con piscina termale adatta anche ai più piccoli, spruzzi d’acqua e scivoli, oppure Bormio Terme.

Qui i piccoli ospiti trovano una piscina termale riservata, una esterna con giochi e clown che si occupano dell’animazione, una vasca con fungo e uno scivolo lungo 60 metri, che si presta soprattutto per i più grandicelli.

In questo caso non si tratta di acque termali in senso stretto ma di una struttura dove ci sono percorsi benessere, piscine e zone relax anche per gli adulti, e dove i bambini sotto i 2 anni sono già ben accetti: l’unico “ostacolo” è rappresentato dall’obbligo di costume plastificato e pannolino acquatico, che comunque si possono acquistare in loco.

 

2) Sirmione (Brescia, Lombardia)

Le Terme Virgilio ospitano un reparto pediatrico con 40 postazioni per le cure inalatorie, una sala giochi, spogliatoi e bagni a misura di bambino.

Ogni anno, sono più di 4.000 i piccoli ospiti che scelgono questa struttura per le cure termali: qui vengono accolti da medici e tecnici specializzati che li sottopongono ai controlli strumentali del caso prima di indicare un quadro terapico.

Presso le terme di Sirmione, poi, c’è un centro per l’ipoacusia rinogena specializzato da più di 50 anni nelle cure inalatorie con insufflazione o Politzer per affrontare le otiti ricorrenti e prevenire le riduzioni dell’udito grazie all’azione mucolitica dello zolfo.

 

3) Comano (Trento, Trentino-Alto Adige)

L’acqua di Comano ha caratteristiche pressoché uniche in Europa, grazie alla composizione ricca di bicarbonato, calcio e magnesio.

Questo fa sì che sia adatta per la cura della dermatite atopica, che spesso affligge i bambini, ed è anche per questa ragione che a Comano sono stati realizzati dei percorsi di cura adatti ai più piccoli con bagni “a misura di bambino”, coloratissimi e ricchi di spazi in cui sperimentare in tutta sicurezza: c’è addirittura una “Scuola dell’Atopia”, dove anche i genitori possono imparare a gestire questa malattia.

Spesso i pediatri indirizzano le famiglie verso le terme di Comano anche per la rinite allergica e la bronchite cronica, perché lì non ci sono acque sulfuree o salsoiodiche (che possono portare alla cosiddetta “crisi termale”, perché non sono tollerate bene da tutti i bambini più piccoli) bensì si usa la tecnica di inalazioni caldo-umide che hanno effetto lenitivo e anti-infiammatorio sulle mucose nasali.

 

4) Abano e Montegrotto (Padova, Veneto)

La località in provincia di Padova, distante meno di un’ora di auto anche da Venezia, ospita diversi alberghi attrezzati per accogliere tutta la famiglia.

Le acque termali di Abano e Montegrotto hanno infatti effetti decongestionanti e sono ideali per il trattamento di sinusiti, bronchiti, otiti e asma, per questo la meta turistica viene indicata spesso anche dai pediatri.

Molti alberghi della zona offrono pacchetti per bambini con servizi come camere con spazio giochi, culle, lettini e seggioloni, oppure baby sitting, menù speciali e l’ingresso alle piscine termali.

Inoltre, nelle piscine termali vengono proposti durante tutto l’arco dell’anno corsi di nuoto per gestanti e per neonati: attività che diventano ancora più gradevoli se pensiamo che si fanno dentro un’acqua che sgorga sempre a 35° C 😀

 

5) Bagno di Romagna (Forlì-Cesena, Emilia-Romagna)

Tre alberghi, tutti attenti all’accoglienza degli ospiti anche più piccoli (con giochi dedicati e la presenza di personale per l’animazione), “affacciano” sulla zona termale, cui si può accedere anche se non si pernotta in loco.

Le piscine a disposizione sono quattro, di cui una dedicata esclusivamente ai bambini. Per tutte l’acqua è ricca di zolfo e bicarbonato e ha una gradevolissima temperatura di 37 gradi, apprezzata già dai tempi dei romani: è ideale sia per i dolori articolari, che magari non riguardano i nostri cuccioli ma possono affliggere noi, e per l’apparato respiratorio.

Ciabatte, costume e cuffia sono d’obbligo per tutti gli ospiti, ma per i bambini sono disponibili dei salvagente di varie misure che rendono anche la loro visita più piacevole e sicura.

E poi a una sola ora di auto c’è il mare 😀

 

6) Salsomaggiore Terme (Parma, Emilia-Romagna)

Già Romani e Celti apprezzavano le qualità delle sue acque salsobromoiodiche, in grado di alleviare le infiammazioni di ossa e muscoli oltreché di liberare le vie respiratorie grazie alla concentrazione elevata di cloruro di sodio, iodio e bromo.

Nel 1839 il medico Lorenzo Berzieri scoprì le proprietà curative dell’acqua di “Salso”, e da allora è cominciata la fortuna della località che oggi è un noto centro termale e turistico che ospita, tra l’altro, anche un centro inalatorio pediatrico.

 

7) Montecatini e Monsummano Terme (Pistoia, Toscana)

Montecatini fa parte del circuito “Great Spas of Europe”, e le proprietà depuranti e purgative delle sue acque sono note fin dall’antichità. Questa particolare specificità, che accomuna le terme di Montecatini a quelle, per esempio, di Fiuggi (Frosinone, Lazio), fa sì che non ci siano percorsi particolarmente studiati per i più piccoli.

La vicina Monsummano Terme ospita invece la Grotta Giusti, una enorme cavità naturale scoperta per caso a metà dell’Ottocento dove si possono fare bagni di vapore detossinante in grado di curare le patologie delle alte vie respiratorie.

Anche qui, però, non ci sono programmi di terapia dedicati specificamente ai bambini (se non dei massaggi che hanno una finalità più che altro ludica e di intrattenimento mentre i genitori si possono dedicare al relax). Forse è anche per questo che le recensioni di chi ci è stato con la famiglia in genere non sono particolarmente entusiaste…

 

8) Saturnia (Grosseto, Toscana)

Molti conosceranno Saturnia per le Terme del Mulino e la splendida cascata con vasche naturali che c’è accanto, gratuita ma che richiede anche un certo livello di attenzione coi bambini più piccoli per evitare che si facciano male: meglio non lasciarli girovagare da soli…

Per chi vuole stare più tranquillo ci sono le vicine Terme di Saturnia SPA & Golf Resort, un parco acquatico privato dove l’ingresso per gli adulti costa 25€ (o 20€ se si sceglie di entrare solo dal pomeriggio) ma i bambini fino a 12 anni entrano gratis.

Per loro ci sono spazi molto vasti, giochi e una piscina dove è vietato tuffarsi perché l’acqua sulfurea ha reso i bordi più scivolosi; non per questo non ci si diverte, anzi: l’importante è superare l’impatto iniziale con l’odore dell’acqua, che naturalmente stimola le reazioni più fantasione e buffe in molti piccoli.

Da segnalare anche la presenza di un bar tavola calda all’interno della struttura, ottimo per una pausa in cui il relax non coinvolga solo muscoli e articolazioni ma anche le mandibole :D.

Non manca poi la possibilità di sottoporsi a terapie inalatorie, anche per i bambini: per loro è stato predisposto uno spazio ad hoc.

 

9) Margherita di Savoia (Barletta-Andria-Trani, Puglia)

Vicinissime al mare, le acque termali di Margherita di Savoia sono di colore rossastro per la presenza di un batterio che le rende così, la Dunaliella Salina.

Vengono usate per la cura delle faringiti e delle tonsilliti croniche, le riniti (anche allergiche), le sinusiti, le otiti e l’ipertrofia adenotonsillare, e presso la struttura ci sono dei reparti dedicati esclusivamente ai bambini.

Relativamente vicina c’è Santa Cesarea Terme, in Provincia di Lecce: le sue acque sono salso-bromo-iodiche-sulfuree-fluorurate, sgorgano all’interno di quattro grotte e vengono utilizzate per i disturbi respiratori e la cura dei problemi della voce. Anche in questo caso c’è uno spazio pediatrico dedicato ai bambini, su misura per loro.

 

10) Sciacca (Agrigento, Sicilia)

Ebbene sì: ci sono acque termali anche in Sicilia, e anzi le usavano già i Greci e i Romani.

A Sciacca sgorgano infatti acque sulfuree e salsobromoiodiche che possono essere utilizzate per i trattamenti inalatori che curano riniti, faringiti, laringiti, sinusiti, adenoidi e le recidive delle tonsille.

Le cure vengono svolte presso lo Stabilimento Nuove Terme, dove è disponibile anche uno staff medico specializzato, mentre chi cerca anche il divertimento può rivolgersi alle Piscine Molinelli, termali e pubbliche con tre vasche di cui una riservata proprio ai bambini.

 

La nostra selezione, colpevolmente arbitraria, si conclude qui, ma l’Italia è un Paese così ricco di acque, e di acque termali, che esistono tante altre località in cui è possibile sottoporsi a cure di volta in volta basate sulla specifica composizione dell’acqua, e per questo più adatte agli adulti, agli anziani oppure ai bambini, a seconda delle peculiarità.

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