Screening neonatale esteso per tutti grazie ai nuovi LEA: ecco le novità della Legge 167/2016!
In questi giorni sono stati annunciati importanti cambiamenti per quanto riguarda i nuovi livelli essenziali di assistenza (LEA) – soprattutto legati alle malattie rare – che renderanno effettiva l’estensione per tutti i nuovi nati allo screening neonatale allargato per le malattie metaboliche ereditarie.
Quest’ultima novità è resa possibile grazie ai finanziamenti previsti dalla Legge 167/2016: ma cos’è lo screening neonatale allargato? E cosa sono i LEA?
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I LEA sono, come abbiamo già detto, i livelli essenziali di assistenza: sono quindi le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione, il famoso “ticket” (in questo documento del Ministero della Salute è possibile trovare la definizione dei vari LEA).
Per quanto riguarda lo screening neonatale, invece, si tratta di quell’attività che permette di diagnosticare in maniera precoce (quindi già nei primi giorni di vita del bambino) alcune patologie che – se venissero scoperte troppo tardi – potrebbero causare gravi conseguenza a carico della salute del piccolo.
Avere una diagnosi precoce permette infatti di stabilire subito un’adeguata terapia che possa minimizzare (se non evitare del tutto) potenziali problemi di salute, garantendo così al bambino una soddisfacente qualità della vita.
Lo screening neonatale è gratuito e viene effettuato prelevando poche gocce di sangue del neonato direttamente in ospedale: questo campione viene poi mandato ai Centri di Screening Neonatale di riferimento ed analizzato per verificare la presenza di tre patologie (obbligatorie per legge in tutta Italia), poiché lo screening esteso (o allargato) che interessa oltre 40 patologie fino ad ora era obbligatorio per legge solo in alcune regioni.
Grazie ai nuovi LEA, lo screening esteso sarà obbligatorio in tutte le regioni italiane; attraverso il prelievo di sangue effettuato a tutti i neonati, sarà quindi possibile verificare la presenza di altre 40 patologie, elencate in questa pagina.
Inoltre, l’introduzione dei nuovi livelli di assistenza interessa anche l’attuale elenco delle malattie rare al quale verranno aggiunte oltre 110 nuove patologie.
Per l’entrata in vigore di tutti questi cambiamenti, però, è necessario attendere il decreto attuativo e la nomina del centro di coordinamento; si tratta di passi avanti fondamentali in un’ottica di un miglior accesso alla sanità per tutti e di una maggiore garanzia di diagnostico precoce di patologie che, fino a pochi anni fa, sarebbero potute passare inizialmente inosservate, e causare, purtroppo, gravi disabilità.
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