Decalogo per l’uso del pannolino: come evitare le principali cause di fuoriuscite e irritazioni!
Cambiare il pannolino sembra un’operazione facilissima (beh, una volta che ci si prende la mano!) eppure – se non si prestano le giuste attenzioni – anche i genitori più esperti possono trovarsi di fronte a sorprese sgradite.
Problemi come il sederino infiammato, il letto bagnato, chiusure elastiche che stringono troppo e fanno stare scomodo il bambino possono essere causati non dal pannolino in sé, ma da alcune abitudini a cui non facciamo caso; abbiamo quindi preparato un decalogo per l’uso del pannolino che vi aiuterà a ridurre al minimo gli incidenti!
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1. Acquistare pannolini della taglia adeguata
Se un pannolino troppo stretto può causare fastidio o irritazione al bimbo che lo indossa, un pannolino troppo grande non può assicurare una giusta tenuta della pipì e della popò (soprattutto quella liquida).
Se il pannolino veste troppo abbondante infatti la pipì scapperà facilmente fuori dalla zona inguinale: in questo caso quindi la fuoriuscita non dipende da una scarsa capacità assorbente del pannolino, ma dall’impossibilità di contenere i liquidi a causa di zone “aperte” che ne permettono la fuoriuscita.
Per questo è molto importante scegliere un pannolino della misura giusta, senza aver fretta di passare a quella successiva se non ce n’è bisogno: allo stesso modo, se vediamo che i pannolini che stiamo utilizzando cominciano ad andare stretti al nostro bimbo (lo possiamo notare dalla difficoltà a chiudere le bande elastiche laterali o dai segni sulla pelle – come quelli che rimangono dopo che indossiamo qualcosa con l’elastico stretto), probabilmente è il caso di sostituirli con pannolini di una taglia superiore.
2. Mettere il pannolino nella maniera corretta
Può sembrare scontato, ma spessissimo si verificano fuoriuscite non perché il pannolino abbia raggiunto la sua massima capacità assorbente, ma perché è non è stato messo nella maniera corretta.
Dobbiamo assicurarci che le bande laterali siano ben salde e che nella zona inguinale non ci siano spazi che permettono alla pipì di uscire, stando quindi attenti a tirare fuori le faldine laterali (quelle intorno alle cosce) che altrimenti potrebbero rimanere all’interno del pannolino, compromettendone l’efficacia.
Se, una volta che tiriamo fuori le faldine laterali, vediamo che l’elastico della zona inguinale aderisce bene alla coscia del bambino (senza stringere, ovvero senza fare l’effetto “salsiccia”) vuol dire che il pannolino è stato messo correttamente.
Se, invece, tra l’elastico e la coscia c’è spazio vuol dire che il pannolino non è stato messo nella maniera corretta e dobbiamo posizionarlo meglio (oppure può voler dire che il pannolino è di una taglia troppo grande).
Se utilizzando un pannolino vediamo che il piccolo bagna il letto o i vestiti, assicuriamoci che non sia un problema legato al modo in cui lo abbiamo messo: se facendo alcune prove – e prestando molta attenzione – vediamo che le fuoriuscite continuano a verificarsi, allora potrebbe essere un problema causato da altri fattori, come quelli che vedremo più avanti.
3. Cambiare il pannolino regolarmente
Per evitare l’eritema da pannolino è estremamente importante cambiare il pannolino con regolarità: il contatto prolungato con il pannolino umido (e con i batteri presenti nella pipì e nelle feci) possono infatti irritare ed infiammare la pelle delicata dei piccoli.
Quando i bimbi sono piccolissimi e hanno un’alimentazione composta solo da latte, quindi totalmente liquida, la loro produzione di urina è comprensibilmente altissima: è quindi consigliabile cambiargli il pannolino ogni 3 ore, detergendo la zona genitale – anche solo con acqua – tra un cambio e l’altro.
Con i bambini più grandi è possibile aspettare più tempo, ma è davvero sconsigliato tenere lo stesso pannolino per più di 5 ore, o se notiamo che è davvero pieno (lo si intuisce perché il pannolino risulta più gonfio al tatto e talvolta anche alla vista); questa regola trova la sua eccezione nel periodo notturno, come vedremo più avanti.
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Infine, anche se il bambino sta seduto a lungo (per esempio durante un viaggio in macchina o in aereo) è necessario cambiare più di frequente il pannolino: nella posizione seduta la pelle del sederino è continuamente a contatto con il pannolino e questo può dare origine a eritemi da sfregamento o infiammazione.
Nei viaggi lunghi è quindi – se possibile – consigliabile fare pause ogni paio d’ore per togliere il bambino dal seggiolino e cambiargli il pannolino, applicando anche un sottile strato di crema protettiva sul sederino e sulla zona genitale.
4. In caso di popò, cambiarlo subito
Come abbiamo detto prima, se la pelle delicata dei bimbi rimane a lungo a contatto con umidità e batteri può facilmente irritarsi.
Quando il bimbo si scarica è importantissimo cambiarlo il prima possibile, soprattutto nel caso di dissenteria (qualunque sia la sua causa): infatti la dissenteria spesso è molto acida e basta un contatto di pochi minuti con la pelle per infiammarla seriamente.
Inoltre la dissenteria, essendo liquida, può arrivare anche ai genitali del bambino, infiammandoli: per questo è necessario sostituire il pannolino sporco il prima possibile, detergendo la zona anche tra le pieghe della pelle.
Per evitare poi che la pelle si infiammi ulteriormente, nel caso di dissenteria possiamo utilizzare la pasta protettiva all’ossido di zinco che agirà come uno scudo sull’epidermide, minimizzando il rischio di irritazioni.
5. Lavare e asciugare bene il sederino e la zona genitale
Abbiamo detto che, tra un cambio di pannolino e l’altro, è consigliabile lavare il sederino dei bimbi (soprattutto quando sono piccolissimi o in caso di dissenteria): siccome il cambio del pannolino può avvenire varie volte al giorno, possiamo lavare solo con acqua per evitare di esporre la pelle a un contatto troppo frequente con il sapone.
In ogni caso dopo ogni lavaggio è importantissimo asciugare bene la parte che abbiamo lavato, anche tra le pieghe della pelle: se mettiamo il pannolino al bimbo e la sua pelle è ancora bagnata, l’umidità e il calore possono causare infiammazioni non solo perché la pelle rimarrebbe a “macerare”, ma poiché si viene a creare un ambiente perfetto per la proliferazione di germi e batteri.
E’ consigliabile poi asciugare i bambini con un asciugamano morbido, tamponando la pelle invece che strofinarla (soprattutto se dovesse essere già irritata!).
6. Utilizzare saponi non aggressivi
I bambini piccoli hanno una pelle molto sensibile ed è quindi importantissimo utilizzare un detergente specifico (soprattutto per la zona genitale) che sia delicato e non aggressivo: ricordiamoci che è sufficiente usarne poca quantità e, dopo l’utilizzo, dobbiamo risciacquare a fondo.
Quando acquistiamo un detergente per i bambini è utile prestare attenzione agli ingredienti con cui è formulato per escludere la presenza di ingredienti non idonei alla pelle dei bambini, come quelli di cui abbiamo parlato in un approfondimento nel nostro blog.
7. Utilizzare la crema all’ossido di zinco durante il cambio del pannolino
Se il nostro bimbo è soggetto a irritazioni possiamo prendere l’abitudine di stendere un sottile strato di pasta all’ossido di zinco sul sederino e sulla zona genitale ad ogni cambio del pannolino.
L’ossido di zinco crea una sorta di protezione che impedisce alla pelle di infiammarsi per via di agenti esterni come il sudore e gli eritemi da sfregamento; inoltre ha anche proprietà lenitive, che danno sollievo al derma arrossato.
L’utilizzo della crema all’ossido di zinco può essere particolarmente indicato in determinati periodi dell’anno (come l’estate) quando il caldo, il sudore e la sabbia possono alterare il pH naturale della pelle.
In linea di massima, la pasta protettiva viene usata quasi quotidianamente nei primi mesi di vita: quando i bimbi sono più grandi, può essere utilizzata all’occorrenza.
8. Attenzione all’alimentazione
Nel nostro blog abbiamo visto come l’alimentazione possa influire sul sonno dei piccoli; non c’è da stupirsi quindi che ciò che mangiano i bimbi possa avere anche delle conseguenze come l’arrossamento del sederino!
Talvolta il sederino dei piccoli può arrossarsi a causa del cibo che hanno consumato in precedenza come conseguenza di particolari intolleranze (magari momentanee) a determinati alimenti o enzimi.
Il cioccolato, per esempio, è uno di quegli alimenti che può far arrossare il sederino, così come il latte vaccino: durante il periodo della dentizione, poi, i piccoli producono una saliva più acida che può modificare la composizione delle deiezioni ed infiammare la pelle del sederino.
Allo stesso modo, anche le mamme che allattano devono prestare più attenzione poiché, come è risaputo, ciò che consuma la mamma passa nel latte materno (quindi possiamo dire che il bambino attraverso il latte “mangia” ciò che ha mangiato la mamma).
Per questo motivo durante l’allattamento è necessario adottare un regime alimentare sano e non consumare fritti, dolci e cibi troppo pesanti in eccesso: se si dovesse notare che, dopo aver consumato determinati cibi, il culetto del bambini dovesse arrossarsi (e vediamo che non è un caso isolato ma che, puntualmente, dopo aver consumato quel cibo ed aver allattato il piccolo il suo culetto si infiamma), potrebbe esserci una correlazione, quindi la mamma dovrebbe evitare di consumare quella determinata pietanza.
9. SOS dormiglioni!
Se il nostro bimbo è un gran dormiglione – e magari la notte è in grado di dormire per oltre 10 ore senza interruzione – è possibile che il pannolino (nonostante sia di ottima qualità) non riesca ad assorbire tutta la pipì della notte.
Prima abbiamo detto di cambiare il pannolino almeno ogni 5 ore: ovviamente è difficile far valere questa raccomandazione durante la notte poiché, per cambiare il pannolino ai piccoli, dovremmo interrompere il loro sonno (ed il nostro).
Se da una parte un bambino che dorme oltre 10 ore a notte è una vera fortuna, dall’altra può essere un problema arrivare al mattino senza fuoriuscite: in questi casi il consiglio è quello di mettere un pannolino nuovo al bambino appena prima che questi prenda sonno, e di non farlo bere in eccesso la sera.
Se vediamo che le fuoriuscite si ripetono anche provando diverse marche di pannolino, possiamo aggirare il problema mettendo una traversina impermeabile tra il bimbo e lenzuola, in modo tale che – se il pannolino non dovesse tenere- non sia necessario cambiare la biancheria da letto.
Al mattino, comunque, è fondamentale cambiare subito il pannolino non appena il bambino si sveglia per non mantenere la pelle a contatto con il bagnato per altro tempo.
10. Attenzione a sole, mare, sale e sabbia
Come abbiamo detto prima, d’estate è più facile che i bambini soffrano di eritemi da pannolino: il caldo li fa sudare e la pelle chiusa dentro al pannolino è umida e facile bersaglio di germi e batteri.
Inoltre il sudore può favorire anche l’eritema da sfregamento, così come la sabbia della spiaggia e il sale dell’acqua di mare possono creare le condizioni “ideali” per causare il sederino rosso, anche con pannolini che, durante la stagione più fresca, non ci avevano mai dato problemi.
In questo caso il consiglio è quello di cambiare il pannolino con più frequenza ed utilizzare la crema all’ossido di zinco tra un cambio e l’altro, stando ben attenti che all’interno del pannolino non rimangano sale o sabbia.
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