Spannolinamento, ovvero “quando togliere il pannolino”? Ecco i consigli per passare sereni al vasino in poco tempo!
La vita dei piccoli è piena di conquiste, fin dal momento in cui vengono al mondo: imparano a tenere su la testa da soli, ad afferrare le cose, a stare seduti, a gattonare, a camminare, a parlare… Anche togliere il pannolino è un traguardo importante, oltre a essere un momento delicato da non sottovalutare. Ecco qualche consiglio per farlo vivere serenamente ai bimbi!
La domanda che moltissimi genitori si pongono è: a che età togliere il pannolino?
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A che età togliere il pannolino?
Come per tante altre questioni che riguardano i bambini, una risposta univoca non c’è, poiché ognuno ha i suoi ritmi che dobbiamo rispettare e mai forzare.
E’ importante ricordarsi che il passaggio dal pannolino al vasino può avvenire solo quando il bimbo comincia ad avere il controllo sfinterico, ovvero la capacità di riconoscere lo stimolo dei bisogni fisiologici e di trattenerlo, un’abilità che si acquisisce tra i 2 e i 3 anni.
Per questo motivo ci saranno dei bambini che potranno iniziare ad usare il vasino già verso i 24 mesi, ed altri che invece saranno pronti solo verso i 3 anni.
Come capire che un bimbo è pronto al vasino?
Ci sono dei segnali che ci possono aiutare a capire se un bambino è in grado di controllare gli stimoli: per esempio, se quando ha addosso il pannolino comincia a dirci (o a farci capire) di avere fatto (o voler fare) pipì o cacca, oppure se mentre gioca notiamo che d’improvviso si ferma e dopo un po’ ricomincia (questo è perché si è fermato per fare un bisogno).
Per capirlo ci si può aiutare anche toccando il pannolino: se è spesso asciutto è perché il bimbo riesce a trattenere di più la pipì e la fa meno volte (e in maggior quantità, invece di farne poca ma in continuazione come i bimbi più piccoli).
Quindi, in linea di massima, il passaggio al vasino dovrebbe avvenire tra i 2 e i 3 anni, ed è consigliabile – quando è possibile – farlo coincidere con la stagione estiva: questo è perché i primi giorni dobbiamo mettere in conto più di un incidente, ed è più facile cambiare il bambino se questi ha addosso solo mutande e calzoncini e non calzoni lunghi, calze, scarpe, etc.
Come preparare i bimbi allo spannolinamento?
Il passaggio al vasino dev’essere anticipato da un minimo di preparazione: è utile qualche giorno prima iniziare a spiegare al bimbo cosa succederà, dirgli che smetterà di usare il pannolino per cominciare a fare i bisogni nel vasino, ed una bellissima idea è andare insieme a sceglierne uno, permettendo al bimbo di decidere quale gli piace di più.
i vasini si trovano nei negozi di articoli per bambini o negli ipermercati, oppure online su siti come Amazon.
Oppure possiamo leggere insieme a lui qualche libretto sull’argomento: su Amazon, per esempio, ce ne sono moltissimi tra cui scegliere, uno più carino dell’altro!
Togliere il pannolino: come iniziare?
E’ molto importante ricordarsi che il giorno in cui decidiamo di togliere il pannolino lo dobbiamo togliere una volta per tutte (tranne per le nanne e talvolta per la popò, come spiegheremo più avanti): bisogna assolutamente evitare di toglierlo solo per alcuni momenti della giornata (ad esempio toglierlo in casa ma metterglielo all’asilo o fuori casa) perché in questo modo il piccolo non capirà quando deve usare il vasino e quando no, allungando il periodo di transizione.
Una buona idea è che il primo giorno senza pannolino coincida con un fine settimana: i primi giorni sono quelli che, in linea di massima, presentano più “incidenti”, quindi è meglio avere più tempo a disposizione da passare a casa e con il piccolo.
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Quando togliamo il pannolino al piccolo possiamo prendere il vasino (che abbiamo comprato assieme a lui), metterlo in bagno e dirgli che, ogni volta che sentirà il bisogno di fare pipì o popò, dovrà avvertirci così lo accompagneremo a farla lì dentro.
Se stiamo in casa potrebbe venirci la tentazione di lasciare il piccolo nudo dalla vita in giù, in modo tale che non si bagni i vestiti in caso di incidente: meglio evitare. Se fa caldo va bene tenerlo con le mutandine e basta, ma è utilissimo che indossi qualcosa perché, se dovesse farsi la pipì addosso, con le mutandine bagnate avvertità maggiormente la sensazione di umido e capirà più in fretta che, per evitare che succeda di nuovo, deve usare il vasino.
Come abbiamo detto prima, i primi due o tre giorni saranno quelli più difficili: le prime volte il piccolo potrebbe non dirci che ha fatto la pipì, oppure dircelo pochi secondi prima, un tempo insufficiente per raggiungere il vasino.
Tutto questo è completamente normale: è importantissimo, in questi casi, non sgridare, ridicolizzare o mortificare il bambino. Con serenità e dolcezza ricordiamogli che non indossa più il pannolino e che, quando sente il bisogno di andare in bagno, ce lo deve dire in modo tale da raggiungere il vasino.
In questo modo la prima pipì nel vasino arriverà presto: ed è qui che la mamma e il papà dovranno far vedere al bimbo quanto sono orgogliosi di lui, facendogli tanti complimenti!
Il ruolo dei genitori nello spannolinamento
I piccoli amano fare ciò che rende felici la mamma e il papà (e che, di conseguenza, porta coccole e attenzioni), per questo se vedono che fare i bisognini nel vasino causa una reazione positiva da parte di chi gli sta intorno, sarà più motivato a farlo di nuovo.
Se il piccolo fa la pipì nel vasino una volta non è detto che abbia imparato definitivamente: i primi giorni sono un susseguirsi di successi ed incidenti, ma sono proprio questi ultimi a fare in modo che il bimbo impari.
L’importante è non farsi prendere dalla “pigrizia”: se dobbiamo uscire non cediamo alla tentazione di rimettere il pannolino “solo per un paio d’ore”; questo infatti, come dicevamo prima, non farebbe altro che confondere il bimbo.
Cerchiamo di fargli fare la pipì appena prima di uscire, e poi attrezziamoci per stare fuori di casa: per i primi giorni è fondamentale portarsi dietro più di un cambio di calzoncini e mutandine, e far indossare al bimbo sandaletti di gomma (così nel caso dovessero bagnarsi sono facilmente lavabili); possiamo anche mettere una traversina sul seggiolino della macchina.
Inoltre all’inizio è consigliabile portare il vasino con noi, dentro una borsa di tela: in questo modo se siamo in giro e il piccolo sente il bisogno di fare la pipì, possiamo entrare nel bagno di una struttura (un bar, per esempio) ed aiutarlo con il vasino.
Vasino portatile monouso da utilizzare fuori casa
Portare in giro il vasino “titolare”, però, non è particolarmente comodo (oltre a poter risultare, per qualcuno, imbarazzante). Per fortuna in commercio esistono soluzioni pratiche come il vasino portatile, un oggetto di cartone così piccolo che può stare in qualunque borsa e persino in un marsupio e da aprire solo all’occorrenza. Nel nostro PPStore trovate Tron, un vasino monouso che con una spesa di pochi euro vi consente di stare tranquilli ed essere preparati a ogni evenienza 😉
Tenere pipì e popò: difficoltà nel passaggio al vasino
Prima abbiamo detto che il giorno in cui decidiamo che il bimbo inizierà ad usare il vasino non dobbiamo più mettergli il pannolino tranne per la nanna e talvolta per la popò: vediamo il perché.
Mentre alcuni bambini da svegli controllano molto bene lo stimolo della pipì, possono avere molta difficoltà a farlo mentre dormono. Per questo all’inizio durante la nanna pomeridiana e durante la notte bisogna continuare a tenere il pannolino, almeno per le prime due settimane.
Se, dopo le prime settimane, vediamo che dopo la nanna il pannolino è sempre asciutto e che il bimbo ormai è in grado di tenere bene la pipì, possiamo togliergli il pannolino anche quando dorme; alcuni bimbi possono avere “incidenti” notturni per diverso tempo, ed è del tutto normale.
Il momento di togliere il pannolino, poi, per alcuni bambini può essere particolarmente delicato quando si tratta di fare la popò: mentre alcuni la fanno nel vasino senza problemi, per altri potrebbe volerci più tempo e le prime settimane, nonostante abbiano imparato a fare la pipì nel vasino, al momento della cacca potrebbero chiedere di indossare ancora il pannolino per farla.
Se questo succede, e se vediamo che il piccolo è in difficoltà, non dobbiamo obbligarlo a farla per forza nel vasino altrimenti può capitare che il bimbo trattenga lo stimolo a tal punto di provocarsi un blocco intestinale.
In situazioni come queste è meglio assecondare il bimbo e mettergli il pannolino se lo richiede quando deve fare la popò: con un po’ di pazienza, imparerà a fare anche quella nel vasino.
L’addio al pannolino è un momento importante per i piccoli, che devono sentirsi a proprio agio e sicuri: non fatevi scoraggiare dai primi incidenti, i bimbi imparano in fretta e – in men che non si dica – saranno già degli esperti del vasino 😉
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