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11 Giugno 2019 Il team di ProntoPannolino Consigli

Parchi acquatici con neonati e bambini piccoli: qualche consiglio per viverli al meglio!

L’estate per tante persone è sinonimo di mare e piscina: il richiamo dell’acqua quando fa caldo è praticamente irresistibile!

Per chi non vive in una zona marittima le visite al mare spesso si limitano alle settimane delle vacanze estive, per questo le piscine sono una soluzione alternativa sempre molto apprezzata ed altrettanto divertente.

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Oltre alle piscine all’aperto (presenti nella maggior parte delle città italiane) ci sono anche diversi parchi acquatici sparsi per tutto lo Stivale, ed è piuttosto facile raggiungerli indipendentemente dalla zona dove abitiamo.

Prima di andare in un parco acquatico con un bambino piccolo o un neonato però dobbiamo fare una serie di considerazioni e prendere alcuni accorgimenti.

Ecco i nostri consigli per vivere al meglio un parco acquatico con bambini piccoli!

1) Ne vale davvero la pena?

Se desideriamo andare in un parco acquatico per fare felice il nostro bimbo dobbiamo pensare se il piccolino è abbastanza grande da godersi l’esperienza; che senso ha organizzare una gita di questo genere se il bimbo non è ancora in grado di riconoscere la differenza fra un parco acquatico e una piscina normale?

Ricordiamo infatti che:

  • i parchi acquatici costano parecchio di più dell’ingresso a una normale piscina
  • di solito richiedono un viaggio in macchina più lungo rispetto alla piscina comunale
  • sono più affollati
  • comportano spese extra (autostrada, parcheggio, pranzo al bar, armadietto per custodire gli effetti personali, etc.)

Se il bambino è molto piccolo  (fino a un anno / 18 mesi circa) si divertirà allo stesso modo in una piscinetta comunale o in un grande parco acquatico, di cui non potrà apprezzare ancora le particolarità e tutto ciò che questo ambiente ha da offrire.

Se vogliamo andare in un parco acquatico solo per lui, quindi, pensiamoci bene poiché potremmo ottenere lo stesso risultato (con meno sforzi e più risparmio) scegliendo la piscina comunale.

Il discorso cambia se – invece – alla mamma e al papà piacciono da matti i parchi acquatici: in questo caso la gita può essere un’ottima occasione di unire il divertimento dei genitori con quello dei bimbi.

2) Il parco è adatto ai piccolissimi?

Attraverso il sito web della struttura controlliamo di quali attrazioni è provvisto il parco: ci sono anche piscinette con giochi per piccolissimi o solo scivoli per bambini più grandicelli?

C’è spazio sufficiente fuori dall’area della piscina per poter stendere l’asciugamano e “parcheggiare” eventualmente il passeggino? Ci sono zone di ombra adeguate?

Alcune di queste informazioni possono essere difficili da reperire nella pagina web del parco, per questo è utilissimo affidarsi alle recensioni degli utenti che si sono già recati in quella struttura e che spesso tengono conto di tutti questi fattori nella loro valutazione complessiva (quando torniamo dal parco ricordiamoci di lasciare a nostra volta una recensione online con la nostra esperienza: in questo modo aiuteremo altre mamme e papà nella loro scelta!).

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Attenzione: mentre alcuni bimbi sono particolarmente “coraggiosi” già da piccolissimi, altri sono più timorosi; se il nostro bimbo si mostra impaurito o a disagio nel salire su uno scivolo o un’attrazione (benché sia adatta alla sua età) non insistiamo ma lasciamolo libero di divertirsi assecondando le sue inclinazioni e il suo carattere.

3) Quando andare in un parco acquatico con i bambini?

Ovviamente i fine settimana della stagione estiva e il mese d’agosto (in particolare la settimana di Ferragosto) sono i periodi con una maggiore affluenza.

Se abbiamo la possibilità di andare in altri momenti (a fine agosto oppure durante la settimana) tanto meglio: il parco sarà meno affollato, quindi avremo a disposizione più spazio, più ombra e più tranquillità (e probabilmente troveremo anche meno traffico e meno problemi a parcheggiare).

Tuttavia spesso gli unici momenti in cui possiamo andare sono proprio quelli in cui il parco è più visitato: se così fosse è bene saperlo e mettere in conto di trovare molti visitatori.

Un’alternativa può essere andare verso il tardo pomeriggio. In questo modo la maggior parte delle persone starà già tornando a casa, e il caldo più intenso sarà ormai passato.

Alcuni parchi acquatici offrono uno sconto sul prezzo del biglietto nel caso si vada solo in orario serale, altri no: è necessario quindi valutare se vale la pena pagare il costo del biglietto per stare poco tempo.

4) Quando comprare i biglietti?

Meglio prenderli online: un po’ per evitare la coda alla biglietteria e un po’ perché spesso prenotando dal sito web è possibile usufruire di sconti e riduzioni.

Non è necessario prenotare con largo anticipo: si possono comprare i biglietti da internet la sera prima o la mattina stessa (è noto che con i bambini che purtroppo si ammalano spesso è difficile fare programmi a lungo termine).

Talvolta i parchi acquatici cercano di “ingolosire” la clientela proponendo delle offerte speciali, per esempio su sito come Groupon dove è possibile acquistare il biglietto di accesso con un deal a prezzo scontato: se avete l’intenzione di andare da qualche parte, può essere utile controllare prima anche lì per cercare di risparmiare qualche euro.

5) Cosa portare per i bambini piccoli in un parco acquatico?

Ci sono alcune cose che non possiamo dimenticare a casa:

Ed altre cose che potrebbe farci comodo avere:

In conclusione

Come sempre le esperienze con i bambini non sono impossibili ma richiedono qualche attenzione in più e l’attenta valutazione dei pro e dei contro dell’attività che abbiamo in mente.

Se il nostro bimbo è troppo piccolo per andare in un parco acquatico quest’estate, armiamoci di pazienza e attendiamo l’anno prossimo: meglio aspettare e dare la possibilità al piccolo di godersi appieno l’esperienza!

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Etichettato con: parchi acquatici bambini, parchi acquatici neonati, parco acquatico, piscine bambini, piscine neonati
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