Quando si inizia a gattonare? Ecco come aiutare i nostri bimbi a muoversi prima di camminare
Dal momento in cui vengono al mondo i bimbi sono un susseguirsi di conquiste: sollevare la testa da soli, afferrare le cose, mettersi seduti… Di certo uno dei traguardi più significativi – e più attesi – è quello del camminare che, molto spesso, è preceduto dal gattonare.
Diciamo molto spesso perché, sebbene nell’immaginario comune tutti i bambini camminano a quattro zampe prima di riuscire a muovere i primi passi, in realtà alcuni bimbi non gattonano, oppure, lo fanno in un modo piuttosto insolito.
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Una delle prime domande che ci si pone come genitori è: quando comincerà a gattonare mio figlio? Come sempre, non c’è una risposta standard perché – come per tutte le fasi della crescita – i tempi variano a seconda del bimbo: alcuni inizieranno a gattonare presto (a 8 o 9 mesi) ed altri decisamente più tardi (a 12 o 13 mesi) mentre altri ancora, come dicevamo, non inizieranno affatto.
I bambini che non gattonano trovano modi “alternativi” per muoversi: strisciano supini o con il sederino, stando seduti. Poi, ci sono bimbi che gattonano per pochi giorni prima di cominciare effettivamente a camminare ed altri che invece gattonano diversi mesi prima di fare i primi timidi passi.
Ogni bambino ha i suoi tempi e l’importante è saperli rispettare! Se vediamo che il nostro piccolo assume autonomamente la posizione per gattonare, ma poi la perde, possiamo metterci di fianco a lui e fargli vedere come fare: in nessun modo però, dobbiamo forzarlo se non è pronto.
Per stimolarlo possiamo anche metterci di fronte a lui, a poca distanza, e chiamarlo in modo tale che venga da noi: possiamo fare lo stesso con il suo gioco preferito, in modo che cerchi di raggiungerlo. Ma se vediamo che per quanto si sforzi non ci riesce, lasciamo perdere e avviciniamogli ciò che tentava di afferrare, giacché se non è pronto forzarlo è controproducente.
Poi, sebbene andassero parecchio di moda qualche anno fa, oggi i pediatri sconsigliano vivamente l’uso dei cosiddetti “girelli” che obbligano il bambino a assumere una posizione della schiena sbagliata e non stimolano il suo naturale senso dell’equilibrio che gli servirà per cominciare a camminare.
Può anche capitare, poi, che quando iniziano a gattonare alcuni bimbi non riescano ancora a coordinarsi bene… e gattonino all’indietro! Molto probabilmente quando si renderanno conto di andare nel senso opposto a quello in cui vorrebbero dirigersi si spazientiranno e proveranno più volte a invertire la rotta.
All’inizio potrebbe volerci un po’, ma alla fine tutti ci prendono la mano… E poi sarà questione di giorni prima che il piccolo gattoni alla velocità della luce!
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