Cos’è il riflesso di moro – o dell’abbraccio – e perché si verifica? Ecco la causa dei “sussulti” dei neonati!
Dal momento della nascita i piccoli cominciano ad imparare tutta una serie di reazioni e movimenti che gli saranno utili durante il resto della loro vita: tuttavia ci sono alcuni comportamenti involontari, i cosiddetti “riflessi neonatali”, che si verificano in tutti i piccolini indipendentemente dalla loro volontà.
Tra questi riflessi – che tendono a sparire nelle prime settimane o nei primi mesi dopo la nascita – uno dei più particolari è il riflesso di Moro. In cosa consiste?
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Cos’è il riflesso di Moro?
Il riflesso di Moro prende il suo nome dal pediatra austriaco Ernst Moro che all’inizio del 900 classificò e descrisse nel dettaglio questo comportamento involontario.
Quando un bimbo manifesta il riflesso di Moro le sue braccia si allargano con un movimento improvviso (come se volesse abbracciare o afferrare qualcosa), i palmi delle mani sono rivolti all’insù, le dita sono tese tranne i pollici che sono flessi.
Quando il riflesso finisce il piccolo riporta le braccia lungo i fianchi, flette i gomiti e si rilassa; il riflesso può a volta essere accompagnato dal pianto.
Quali sono le cause del riflesso di Moro?
Questo comportamento è legato al livello di allerta dei neonati: è un riflesso arcaico che risale alle scimmie da cui discendiamo; i primati, infatti, portano i piccoli addosso e per non cadere dal corpo della mamma i cuccioli si sostengono con le braccia allargate stringendo il pelo fra i pugni.
Quando si spaventano o in situazioni di pericolo improvviso i piccoli rafforzano la presa per mantenersi ancora più saldamente al corpo della madre: ecco perché quando si spaventano a causa di un movimento o un rumore improvviso i neonati manifestano il riflesso di Moro (chiamato a volte, appunto, anche “il riflesso dell’abbraccio”).
Può succedere che il riflesso di Moro non si manifesti in seguito a uno spavento o a un cambiamento improvviso ma che accada anche nel sonno, mentre il bambino dorme: anche in questo caso, è del tutto normale.
Quando si manifesta il riflesso di Moro?
Questo comportamento involontario è presente nel feto già dal sesto mese di gestazione: lo presentano quindi tutti i neonati alla nascita (salvo alcune eccezioni che vedremo più avanti), compresi i neonati prematuri.
Di solito questo riflesso si riscontra nei piccoli fino ai 4 mesi di vita; passato quel momento viene sostituito dal riflesso di Strauss, lo stesso presente negli adulti, che consiste nel tipico “soprassalto” legato a uno spavento o a un evento inaspettato.
Come scatenare il riflesso di Moro?
Nelle visite di routine il pediatra si accerterà della presenza di questo riflesso: per scatenarlo ci sono diversi modi, il più diffuso consiste nell’appoggiare il bimbo a pancia in su, su di una superficie piatta e morbida (letto, lettino del medico, etc.)
Afferrando i pugni del bambino si alza il corpicino facendo in modo di sollevare unicamente il peso dalla superficie, senza arrivare a staccare effettivamente il corpo da dove è appoggiato: poi si lasciano improvvisamente le braccia del bambino che – notando la mancanza di un sostegno (ovvero le braccia che prima lo sostenevano) – manifesterà il riflesso di Moro.
Il riflesso di Moro è normale?
Sì, questo riflesso è indice di un buon funzionamento del sistema nervoso dei bambini; per questo il pediatra si accerterà della sua presenza durante le visite.
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Cosa succede se un bambino non manifesta il riflesso di Moro?
La mancanza di questo riflesso – o il manifestarlo in maniera anormale – può essere il sintomo di un problema di salute.
La mancanza del riflesso di Moro di solito è associata con problemi al sistema nervoso ma potrebbe essere legato anche a condizioni muscolari o nervose o ad altre patologie legate allo sviluppo cerebrale.
A seconda del caso il pediatra saprà indicare ulteriori esami necessari per determinare le cause che determinano l’assenza di questo riflesso.
Cosa succede se il riflesso di Moro si manifesta oltre i 4 mesi?
Abbiamo detto che questo comportamento involontario tende a sparire attorno ai 4 mesi per essere sostituito dal riflesso di Strauss.
Se un bambino dopo i 4 mesi dovesse continuare a manifestare il riflesso di Moro la causa potrebbe essere uno scarso controllo degli impulsi, un sovraccarico sensoriale, ansia, immaturità emotiva e sociale, ipersensibilità e iperreattività.
Anche in questo caso sarà il pediatra a valutare a seconda del caso.
In conclusione
Se non si conosce il riflesso di Moro può destare preoccupazione nei neogenitori che non capiscono il perché di questo comportamento e possono pensare che il loro bimbo abbia qualcosa che non va.
Si tratta invece di un indice di buona salute del sistema nervoso, è quindi del tutto normale e destinato a sparire dopo il quarto mese di vita.
Se un piccolo dovesse piangere dopo il riflesso di Moro non dobbiamo fare altro che prenderlo in braccio e calmarlo; passato il riflesso (e lo spavento) il bimbo tornerà ad essere rilassato e tranquillo.
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