Bimbi con il raffreddore e non: l’importanza della soluzione fisiologica per la pulizia del nasino
Settembre: si torna dalle ferie, ricomincia il lavoro, la scuola, l’asilo e… il raffreddore. Per tanti bambini l’inizio dell’autunno coincide con l’inizio del nasino che cola, un malanno di stagione frequente che può accompagnare il piccolo per diverse settimane. Ma come si pulisce il naso a un bambino che non sa soffiarselo?
Quando abbiamo il raffreddore ci viene naturale soffiare il naso diverse volte al giorno per toglierci la sensazione di avere le narici tappate: i bambini fino ai 5 anni circa non sono in grado di soffiarsi il nasino, quindi è necessario trovare un’altra maniera per tenere pulite le vie aeree superiori ed evitare che il muco ristagni.
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Per questo viene in nostro aiuto la soluzione fisiologica che è possibile usare fin dai primi giorni di vita: anzi, pulire il nasino dei neonati è altamente consigliato perché quando bevono il latte dal seno della mamma o dal biberon, respirano solo attraverso il naso e – in questo modo – la cavità nasale può seccarsi. Utilizzando la soluzione fisiologica, invece, la teniamo sempre idratata e pulita.
In generale, è importante utilizzarla tutti i giorni anche se il piccolo non ha il raffreddore perché mantendo le narici pulite è possibile prevenire l’insorgere di disturbi legati alle vie aeree superiori o addirittura alle orecchie: se invece il piccolo ha il raffreddore, è bene utilizzare la soluzione fisiologica anche più volte durante il giorno per liberargli il nasino e tenerlo pulito.
Ma come si usa la soluzione fisiologica? Per i più piccoli si possono comprare delle fialette (in vendita in parafarmacia, in farmacia o al supermercato) monodose: bisognerà utilizzarne due, una per ogni narice. E’ necessario sdraiare il piccolo sulla schiena e poi girarlo di lato: si prende una fialetta e la si inserisce nella narice posta più in alto (per intenderci, non quella a contatto con la superficie su cui il bimbo è sdraiato).
Con un movimento deciso, poi, si schiaccia la fialetta in modo tale che la soluzione fisiologica entri in una narice ed esca dall’altra, portando con sé il muco e la sporcizia: il movimento dev’essere deciso perché, se il liquido fuoriesce troppo lentamente, c’è il rischio che il bimbo lo respiri e vada a finire nella gola (questo gli provocherebbe solo un po’ di tosse, ma non gli libererebbe il naso).
Una volta fatta questa operazione con una narice, e dopo avergli asciugato il naso con un fazzolettino, girargli la testa dall’altra parte e procedere con l’altra narice. Per i bimbi un po’ più grandicelli invece delle fiale è possibile usare un nebulizzatore, ma il principio è lo stesso. Con loro prima di iniziare è possibile nebulizzare un po’ di soluzione fisiologica nell’aria per rendere l’operazione più giocosa.
La pulizia del naso con l’acqua fisiologica spesso non è molto apprezzata dai bimbi: non è assolutamente dolorosa, solo leggermente fastidiosa; se, però, li abituate fin da piccolissimi sapranno che la pulizia del nasino fa parte dell’igiene quotidiana proprio come fare il bagnetto e lavarsi i dentini 🙂
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