Yoga per mamme e neonati: benefici e rischi dello yoga post parto (o yoga neonatale)
Negli ultimi anni sono diventati sempre più comuni i corsi di yoga post parto nei quali la mamma può prendere parte alle lezioni in compagnia del proprio bimbo (yoga neonatale), con posture – dette anche asana – specifiche da fare insieme o da far realizzare al piccolo.
Da quando è possibile far fare yoga a un neonato? Quali sono i benefici di questa pratica? Esistono dei rischi? Vediamolo insieme!
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Benefici dello yoga neonatale
I corsi di yoga neonatale spesso possono iniziare già quando il piccolo ha sei settimane di vita, e continuano fino a quando il bimbo è in grado di gattonare.
Quando i movimenti dei neonati sono guidati dai genitori lo sviluppo muscolare e nervoso dei piccoli ne risente positivamente; questo accade, per esempio, anche nel massaggio infantile (poiché è una conseguenza del movimento in sé, anche se non si tratta di yoga).
I benefici del massaggio infantile infatti sono molto simili a quelli che vengono imputati allo yoga neonatale: lo yoga è una sorta di massaggio che facciamo a noi stessi perché la stimolazione dei recettori sensoriali della pelle diminuisce la produzione degli ormoni dello stress come, ad esempio, il cortisolo.
Inoltre lo yoga può aiutare i bimbi ad essere più flessibili, ad avere una maggior consapevolezza del proprio corpo e ad irrobustire i muscoli: ad esempio, mettere il piccolo a pancia in giù (non quando dorme, solo quando è sveglio) lo aiuta a rinforzare i muscoli del collo, della schiena e del torso.
Spesso si sente dire che lo yoga neonatale aiuta a calmare l’irritabilità dei piccoli, le coliche e a regolarizzare il sonno: benché sia un’attività in grado di rilassarli non esistono ancora studi che provino l’esistenza di questo genere di benefici tra i piccolissimi.
Benefici dello yoga post parto
Le lezioni di yoga insieme al proprio bimbo hanno parecchi benefici anche per la mamma: questa pratica infatti allevia lo stress e l’ansia, due condizioni che spesso ritroviamo nelle mamme dopo la nascita di un bimbo.
Lo yoga inoltre aiuta a migliorare la postura del corpo e a irrobustire i muscoli per far fronte al grande sforzo fisico che comporta il tenere in braccio a lungo il piccolo, allattarlo, etc.
Lo yoga può anche aiutare la mamma a creare un vincolo più stretto con il suo bambino e sintonizzarsi con i suoi bisogni, qualcosa che non è sempre facile nelle prime settimane di vita del piccolo.
Infine, i corsi di yoga post parto possono essere un luogo dove entrare in contatto e conoscere altre neomamme, chiacchierare, scambiarsi pareri e consigli: potersi relazionare con altre mamme è molto importante dopo la nascita di un bebè, e parlare delle proprie preoccupazioni è uno dei modi per contrastare la depressione post parto.
Rischi dello yoga neonatale e dello yoga post parto
Per quanto riguarda i neonati, i movimenti delle lezioni di yoga devono essere delicati e lenti, soprattutto nelle prime settimane di vita.
Bisogna assicurarsi che durante l’attività la testa del piccolo sia ben sostenuta e che non rischi di prendere colpi; fino ai 6 mesi di vita circa i bambini non sono ancora in grado di sostenere alla perfezione la testa e le fontanelle (sì, ce n’è più di una!) sono ancora aperte.
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Inoltre bisogna assicurarsi di non sottoporre gli arti dei piccoli a esercizi di estensione eccessivi.
Le mamme, invece, devono stare attente se hanno avuto un parto cesareo: in questi casi potrebbe volerci un po’ più del normale per poter riprendere l’esercizio fisico, anche se di lieve entità: l’ideale è chiedere al nostro ginecologo se possiamo cominciare il corso di yoga!
Lo stesso discorso vale per le mamme che hanno partorito naturalmente a cui hanno praticato l’episiotomia: finché i punti non sono guariti e la cicatrice non fa più male con i movimenti bisogna stare attenti con l’attività fisica.
Yoga per i bambini più grandi
Anche i bambini più grandicelli possono trarre grande beneficio dallo yoga: li aiuta ad alleviare lo stress della vita di tutti i giorni, a rilassarsi, ad avere più controllo e consapevolezza del proprio corpo e ad entrare maggiormente in comunicazione con la loro sfera interiore ed emotiva.
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- L’ABC dello yoga per bambini
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- Lo yoga dei bambini. Educare a crescere nella conoscenza di sé
- Piccolo manuale di yoga per bambini
- Benessere yoga per bambini. Esercizi di respirazione, rilassamento e relazione con gli altri
- Giochiamo allo yoga
- CreativaMente – Namasté – il Gioco Dello Yoga
- Play yoga. Buonanotte amici!
- Il mio primo libro di yoga (libro sonoro)
- Yoga con mamma e papà: divertiamoci con le posture condivise
- Buongiorno yoga. Una fiaba del mattino per un risveglio sereno e pieno di energia
- Yogalé, lo yoga spiegato ai bambini
In conclusione
Tante mamme potrebbero pensare che il loro bambino non reggerà mai tutta una lezione di yoga senza piangere o senza voler dormire, o prendere il seno… nessun problema!
Normalmente durante le lezioni di yoga prenatale, come durante le sessioni di massaggio infantile, le mamme sono libere di allattare il proprio bimbo, prenderlo in braccio e farlo passeggiare per la stanza per calmarlo, cambiargli il pannolino, etc.
E’ perfettamente normale poi che il piccolino dopo un po’ si stanchi e non abbia più voglia di farsi “manipolare”; in questo senso, ogni bimbo è a sé: alcuni amano le sessioni di yoga, altri non ne sono entusiasti al principio ma poi si abituano e invece, ad altri ancora, non vanno proprio a genio.
In questo caso è comprensibile che ci dispiaccia perdere questa occasione di fare attività insieme al nostro piccolo, ma è inutile forzare (anzi, può essere controproducente).
Possiamo riprovarci quando il bimbo è più grande o – se vogliamo – tentare con un altro corso ad esempio quello del massaggio infantile ma anche corsi di nuoto neonatali o di musica!
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