Macchie mongoliche nei neonati: cos’è la melanocitosi dermica congenita e cosa la causa?
Quando nasce un bimbo ce lo immaginiamo piccolo, immacolato, “perfetto”: per questo la benché minima variazione estetica – per quanto innocua o passeggera – può spaventare parecchio i genitori.
C’è un fenomeno piuttosto diffuso tra i bambini alla nascita che causa macchie bluastre nella zona delle natiche e della schiena: parliamo della melanocitosi dermica congenita – chiamata anche “macchia mongolica” – ma di cosa si tratta e quali sono le cause?
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Cosa sono le macchie mongoliche?
Sono chiamate anche macchie blu della mongolia ma il nome corretto di questo fenomeno è melanocitosi dermica congenita in regione lombo-sacrale: infatti queste macchie si localizzano normalmente nella parte bassa della schiena o sui glutei.
Si tratta di una voglia congenita (presente già al momento della nascita) di colore bluastro ma può essere anche marrone scuro, grigia o nerastra; normalmente la macchia è di pochi centimetri di diametro, ma può essere anche più estesa.
L’unica alterazione della pelle la si riscontra nel colorito, l’epidermide per il resto è perfettamente normale.
Perché si chiamano macchie “mongoliche”?
Nonostante la melanocitosi dermica congenita sia piuttosto comune in tutti i neonati, è molto diffusa nelle popolazione della Mongolia (fino al 90% dei bambini presentano queste macchie alla nascita), della Polinesia, dell’Indonesia e di altre popolazioni dell’Asia orientale; da qui il nome particolare.
Cosa causa le macchie mongoliche?
La causa di questo fenomeno sono i melanociti (le cellule dell’epidermide che condizionano il colore della pelle) che rimangono intrappolate nel derma – lo strato al di sotto dell’epidermide – dell’embrione in via di sviluppo, perché non sono state in grado di raggiungere la zona dell’epidermide a cui erano destinate.
Le macchie mongoliche sono pericolose?
Assolutamente no; sono un fenomeno del tutto benigno e semplicemente “estetico”: la pelle interessata dalla macchia è perfettamente in salute, non è infiammata e il bambino non sente dolore.
C’è un trattamento per le macchie mongoliche?
Non vi è nessun trattamento per la melanocitosi dermica congenita poiché è un fenomeno che si risolve da solo.
Quando spariscono le macchie mongoliche?
In condizioni normali le macchie vanno via via sparendo col passare del tempo, grazie all’iperpegmentazione che aumenta naturalmente nei primi anni di vita.
Di solito spariscono entro i 4 o 5 anni di vita del bambino o, al più tardi, si risolvono entro la pubertà.
Se le macchie dovessero essere presenti in zone “rare” (quindi non nella tipica regione lombo sacrale ma su arti, torso o viso) potrebbero metterci di più a sparire o, talvolta, potrebbero non sparire affatto.
Cosa fare se il bambino ha le macchie mongoliche?
Prima di tutto non bisogna preoccuparsi: chiaramente una mamma e un papà che non se lo aspettano possono spaventarsi alla vista di una macchia bluastra sul corpicino del loro bimbo.
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Come abbiamo già visto però si tratta solo di una questione estetica: il bambino non è infastidito e non sente dolore, le macchie andranno via via schiarendosi fino a sparire dopo qualche mese o anno.
In ogni caso sarà cura del pediatra tenerne sotto controllo l’andamento e monitorare la situazione.
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