Come chiamo mio figlio? Ecco i nomi per bambini più comuni in Italia e le tendenze per il 2018!
C’è chi il nome che vorrebbe dare al proprio bimbo o la propria bimba l’ha sempre saputo, ma c’è anche chi non sa decidersi e aspetta che il piccolo sia nato per scegliere come chiamarlo: la decisione sul nome da dare a un bimbo per alcune coppie è una questione tutt’altro che facile, quali sono però i nomi preferiti dagli italiani?
I nomi propri, si sa, sono spesso soggetti alle mode passeggere: basti pensare alla fine degli anni 60 quando la canzone di Fausto Leali intitolata “Deborah” fece sì che tantissime bambine nate in quegli anni venissero chiamate così; oppure negli anni 80, quando in Coppa America gareggiava la barca italiana “Azzurra”, nome che venne dato a tante bimbe nate in quel periodo.
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Come stanno le cose al giorno d’oggi? Secondo l’ultimo report Istat (che si riferisce al 2016) il nome più comune per i bambini maschi italiani è Francesco mentre per le femmine Sofia; per i maschietti sono molto apprezzati anche Alessandro e Leonardo mentre per tra i più comuni tra le bimbe troviamo Aurora e Giulia.
Ma tra i nomi più usati nella nostra Penisola troviamo anche Mattia, Gabriele, Alice, Greta…
Ecco la classifica dei nomi maschili e femminili per bambini più usati nel 2016 in Italia secondo l’Istat:
Nomi maschili più comuni nel 2016
- Francesco
- Alessandro
- Leonardo
- Lorenzo
- Mattia
- Andrea
- Gabriele
- Matteo
- Tommaso
- Riccardo
Nomi femminili più comuni nel 2016
- Sofia
- Aurora
- Giulia
- Emma
- Giorgia
- Martina
- Alice
- Greta
- Ginevra
- Chiara
Se state cercando il nome per il vostro bimbo o la vostra bimba potete dare un’occhiata alle liste che abbiamo pubblicato prima: se ve ne piace qualcuno sarete in buona compagnia!
I dati Istat si riferiscono a tutta l’Italia ma ci sono delle differenze significative da regione a regione: per esempio il nome Lorenzo anche nel 2016 continua ad essere il più usato in Toscana mentre la maggior parte dei bambini siciliani si chiama Antonio. Per quanto riguarda le femminucce, invece, Aurora è il nome preferito dai campani mentre i bolzanini prediligono Emma.
Ci sono tanti genitori che, invece, preferiscono dare ai propri bimbi un nome non troppo comune, ma come fare a sapere quanto viene usato un nome piuttosto che un altro?
Sempre sulla pagina dell’Istat è disponibile uno strumento che conta i nomi dei bimbi per anno di nascita; non dobbiamo far altro che inserire il nome che ci interessa e selezionare se si tratta di un nome maschile o femminile, il contatore poi ci dirà a quanti bambini o bambine è stato dato quel determinato nome anno per anno, dal 1999 al 2016.
L’indicazione però viene data in base al totale dei bambini maschi o delle bambine femmine italiani, non vi è una differenziazione regionale: ciò significa che se il calcolatore ci dice che il nome Lorenzo nel 2016 è stato dato a 6.331 bambini e di questi 6.000 fossero solo in Toscana (per fare un esempio ipotetico) significa che in Toscana Lorenzo è un nome comunissimo ma non tanto nel resto d’Italia, dato che nelle altre regioni ci sarebbero solo 331 bambini che si chiamano così.
Abbiamo visto quindi i nomi più comuni nell’anno 2016: ma quali sono le tendenze per il 2018? Secondo il sito Nomix, Francesco continuerà ad essere la scelta numero 1 per i maschietti, seguito a ruota da Leonardo e da altri nomi come Tommaso ed Edoardo che torneranno a guadagnare popolarità.
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Per quanto riguarda i nomi femminili che si useranno nel 2018 troviamo Sofia, Giulia, Alice ed Emma, tutti nomi che – anche se non in quest’ordine – troviamo anche nella classifica dei più apprezzati per le bambine nel 2016.
Per dare un tocco di originalità in più si può anche scegliere un secondo nome (anche se però può essere una seccatura in termini burocratici, ad esempio per il codice fiscale), e sono sempre di più le mamme e i papà che preferiscono i nomi stranieri, pur essendo loro italiani: l’importante, come sempre, è che la scelta soddisfi entrambi i genitori.
In alcuni casi vengono fatte pressioni da parte delle famiglie affinché al nascituro venga dato il nome di un parente che, magari, non c’è più: se anche ai genitori fa piacere che il proprio figlio porti questo nome allora nessun problema, ma se la mamma e il papà non avessero piacere a chiamare il bambino in quel modo (semplicemente perché il nome non piace o per altre ragioni) non devono sentirsi obbligati dalla famiglia; la decisione del nome – come il bambino – è loro e di nessun altro.
Un nome potrà essere più comune o più insolito… ma ad essere davvero unico è il bambino che lo porta e che – anche se dovesse chiamarsi come altri mille bimbi – sarà sempre speciale per la sua mamma e il suo papà!
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